Simeone (FI): “Enti Parco al collasso ma Zingaretti preferisce investire in nomine esterne”

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Forza Italia“La gestione degli Enti Parco è al limite del collasso. Il controllo della fauna nelle aree protette nella provincia di Latina e nel Lazio è all’emergenza.

Per questa ragione ho inviato una nota al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e all’assessore all’agricoltura, caccia e pesca, Sonia Ricci perché intervengano con rapidità per risolvere il nodo legato alla inoperatività degli Enti Parco e mettano in campo azioni concrete di contenimento e prevenzione della fauna selvatica che sta creando ingenti danni alle aziende agricole e per la sicurezza dei cittadini. I Parchi regionali, infatti, lamentano da tempo la mancanza di risorse e non hanno neanche gli strumenti minimi per la sopravvivenza e per svolgere il proprio ruolo. La Regione Lazio di fronte a questa situazione non ha fatto nulla. O meglio, con quella che ritengo una stortura, il presidente Zingaretti ha preferito investire circa 1 milione e 500 mila euro per incaricare 13 nuovi direttori dei Parchi. Decisione che poteva essere evitata affidando gli stessi incarichi a professionalità interne all’amministrazione regionale e destinando queste risorse per rendere gli Enti Parco operativi e capaci di dare risposte ai territori. Di fatto si continuano a sprecare soldi pubblici nonostante i continui appelli ad una spending review che incide sui servizi e mai sugli sprechi. Questa incapacità di intervenire da parte della Regione Lazio trova conferma nelle numerose istanze di imprese, cittadini, associazioni che lamentano il mancato controllo sulle deleterie invasioni di animali selvatici, in particolare nutrie, lupi e cinghiali, che stanno danneggiando i raccolti, che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini e distruggono specie autoctone a rischio di estinzione come il pony di Esperia. A causa dell’inerzia degli Enti Parco e della inconsistenza delle decisioni assunte dalla Regione Lazio oggi sono le Province a farsi carico delle funzioni di controllo, contenimento e smaltimento degli animali selvatici accollandosi i rilevanti oneri che ne derivano. E’ il momento di decidere quale sia la strada che questa amministrazione intende intraprendere. Quella seguita sinora sta nella noncuranza delle esigenze dei territori e delle istanze di imprese e cittadini. Forse è arrivato il momento di cambiare marcia e invertire la rotta”.

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