SIMEONE: “Regione in bilico ma Zingaretti continua a moltiplicare le spese per incarichi esterni”

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Intervento del consigliere regionale del Pdl, Giuseppe Simeone, sugli incarichi esterni affidati dal presidente della Regione Lazio che non valorizzano le professionalità interne, gravano sul bilancio e pesano sull’efficienza dei servizi per i cittadini.

“Zingaretti continua ad anteporre le parole all’azione. Nell’incontro che si è svolto a Latina qualche settimana fa il presidente ci ha spiegato perfettamente lo stato precario in cui versano le casse della Regione Lazio. Ha illustrato le difficoltà che deve affrontare per sanare i debiti con le imprese e gli Enti locali. Ha spiegato benissimo che il bilancio della Regione Lazio, epurato di tutte le spese obbligatorie, consta di un miliardo e 600 milioni di euro e che, a fronte di 900 milioni l’anno impegnati nel pagamento di debiti arretrati, possa contare solo su 700 milioni di euro. Situazione che sta creando allarme anche a livello nazionale come dimostra l’inchiesta pubblicata oggi da Il Sole 24Ore che riporta l’accusa del Direr, il sindacato dei dirigenti, sulla mancanza dei presupposti del ricambio gestionale ed etico promesso da Zingaretti in campagna elettorale ed evidenzia un debito totale, finanziario e non finanziario, di quasi 24 miliardi. Ma, come se nulla fosse, Zingaretti sperpera queste risorse e destina circa 5 milioni di euro, di cui 3 milioni solo ad inizio legislatura, per incarichi e consulenze esterne. Il tutto senza valorizzare le risorse interne, senza investire sul patrimonio umano e professionale già in forza all’amministrazione. Il risultato è un aumento della spesa che evidenzia l’incapacità di Zingaretti di essere consequenziale e l’incongruenza rispetto alle numerosissime dichiarazioni di intenti che rilascia in pubblico. Per questo motivo ho presentato una interrogazione urgente, sottoscritta da tutti i colleghi del Pdl, per fare chiarezza sulla situazione e comprendere le motivazioni che hanno  indotto a pubblicare avvisi per la ricerca di professionalità esterne all’Amministrazione regionale; se prima di procedere all’adozione di tali misure sono state effettuate le necessarie verifiche interne all’Amministrazione regionale circa la sussistenza o meno di figure professionali di ruolo, aventi i curricula ed i requisiti necessari a ricoprire gli incarichi stabiliti dagli  avvisi pubblici di che trattasi; in che misura le notevoli risorse finanziarie impegnate incideranno sui costi del bilancio, sull’esigenza di razionalizzazione della spesa pubblica ed in particolare sulla effettiva economicità, efficienza ed efficacia per il buon andamento organizzativo e funzionale e dell’amministrazione regionale. Zingaretti piange le ristrettezze economiche dell’Ente e poi dilapida le somme a disposizione sottraendole ad interventi ed investimenti che potrebbero dare respiro alle nostre imprese, migliorare la vita dei cittadini, dare ossigeno all’economia dei territori. Immaginavamo un nuovo corso per questa Regione e soprattutto l’archiviazione definitiva di alcune prassi negative che ricadono sulle tasche dei cittadini in termini di sottrazione e mancata efficienza dei servizi che l’Ente dovrebbe erogare. Invece ci troviamo di fronte a spese che incrinano ancor di più il già precario stato delle casse della Regione Lazio. Immaginavamo una amministrazione regionale rinnovata all’insegna della trasparenza, della meritocrazia e del risparmio che purtroppo si scontra con queste fughe in avanti del presidente e della sua giunta. Immaginiamo che i nuovi incarichi siano stati attribuiti a professionisti che posseggono, come prevede la legge, competenze e abilità, comprovate dai curricula, non reperibili tra il personale interno anche se sono convinto che siano i dipendenti di questo Ente il valore aggiunto su cui investire per cambiare davvero rotta. Concordiamo quindi con le perplessità sollevate dai sindacati e ci auguriamo che questa sfilza di dirigenti possa cambiare le sorti della Regione Lazio anche se ne dubitiamo fortemente. La trasparenza per noi non è uno slogan. Vogliamo sapere da Zingaretti le ragioni che hanno portato a pubblicare questi avvisi per la ricerca di professionalità, esterne all’amministrazione regionale, da inserire in diverse aree, e se, prima di procedere, sia stato verificato che all’interno dell’amministrazione non sono presenti figure professionali capaci di ricoprire tali incarichi. E soprattutto vogliamo capire in che misure le notevoli risorse finanziarie impegnate incideranno sui costi del bilancio, sull’esigenza di razionalizzazione della spesa pubblica ed in particolare sulla effettiva economicità, efficienza ed efficacia organizzativa e funzionale della Regione”.

 

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