“Sotto il sole d’Italia” diventa catalogo intanto Antonella Di Schino lavora al secondo capitolo

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CULTURA: Occhi bassi ed un nugolo di emozioni sempre crescenti quelle che invadono la mente ed il cuore di Antonella Di Schino, ogni qualvolta inizia una presentazione del suo progetto “Sotto il sole d’Italia”.

Un progetto iniziato più di due anni fa, dall’insieme di due passioni la fotografia e la passione per i sentieri di montagna che hanno portato Antonella Di Schino “da donna di mare ad indossare gli scarponi da montagna”, così come l’ha descritta Danilo Balducci, ed iniziare a percorrere i sentieri degli Aurunci, attraversando quei luoghi che furono teatro di feroci battaglie tra i soldati tedeschi e le truppe alleate, durante la seconda guerra mondiale.

Un percorso, che ha portato Antonella Di Schino a scattare delle immagini; poi, sempre più rapita dalle emozioni che provava ripercorrendo quei luoghi ricchi di storia, ma anche impregnati di tanta sofferenza che ha lasciato, ancora oggi, profonde ferite nell’animo delle popolazioni che hanno vissuto quei tragici momenti, la fotografa gaertana ha decisio di unire, con un ideale filo rosso, tutte le foto scattate, per provare a raccontare delle storie, fatte di tanta sofferenza che ancora oggi avvolge i cuori di chi quei momenti li ha vissuti.

Sofferenze che Antonella Di Schino ha voluto narrare attraverso le immagini, ma anche attraverso le testimoniaze di alcuni superstiti che hanno voluto raccontare la loro storia, quella vissuita sulla propria pelle e sulla pelle di parenti, amici e conoscenti; quelle microstorie, come le ha definite la Prof. Sabrina Mazzeo, che non si trovano in alcun libro di storia, ma che sono la storia, la storia di una popolazione martoriata da chi avrebbe dovuto difenderla.

Così “Sotto il sole d’Italia” è diventato un progetto, partendo da un insieme di scatti che raccontano una storia; una mostra fotografica che ha fatto tappa nei più importanti centri dislocati lungo la “Linea Gustav”, divenendo poi un catalogo che ha raccolto le immagini e le testimonianze, grazie al lavoro di una giovanissima grafica, Mara Salipante, che ha messo insieme i racconti dei testimoni e le immagini dei luoghi e dei volti, dando vita ad una sorta di libro di micro-storia raccontata da chi quella storia l’ha vissuta.

Il catalogo è stato presentato all’interno di un evento appositamente creato, presso il Caffè Letterario “Tempo Prezioso” di Formia, con l’introduzione della Professoressa Sabrina Mazzeo che ha dato il “la” ad una chiacchiarata tra l’autrice ed il pubblico presente, come in un salotto letterario, dove si sono incrociati commenti, emozioni vissute ed emozioni trasmesse dalle immagini e soprattutto dai racconti dei protagonisti.

di Enrico Duratorre

 

 

 

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