La Pro Loco “Città di Anzio”, con il Patrocinio del Comune di Anzio, dell’UNPLI e con la collaborazione delle testate giornalistiche “Il Giornale del Lazio”, “Il Granchio”, “Il Pontino Aprilia” ed “Il Litorale”, organizza giovedì 21 gennaio 2016 alle ore 21 presso il Teatro Europa di Aprilia lo Spettacolo di Solidarietà “… E chiudo gli Occhi… per vedere”, il cui incasso sarà interamente devoluto al Centro ARGOS. La manifestazione, presentata da Fabrizio Frizzi, vedrà la partecipazione gratuita d’amici del mondo dello Spettacolo: Orchestra “I Mescaleros”, Fabio Frizzi, Giuseppe Galantino, Massimiliano Drappello, Fabrizio Gaetani, Mattia Califano, Emilio Stella, Hip Hop Energy – One di Dalida Jorillo, Alessandro Canini, Filippo La Fontana Couture, Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi, Massimo Rossi Monsieur Max, Sara Santostasi, Dani Bra, Giancarlo Caporilli, Gruppo Tersicoreo Superiore, Francesca Maiozzi, I Carta Bianca, Elisa’s Fever … Denise, Giancarlo Sensidoni, Marco Todisco, Compagnia di Danza Acrobatica “Shape Company” diretta da Marco Stramacci e Masha e Orso Official Live Show con il corpo di ballo in anteprima dello spettacolo del 21 febbraio ad Aprilia. Regia: Mauro Paccarié. Costo del biglietto: € 10. Vendita presso Pro Loco “Città di Anzio” , Via Pollastrini 5, Anzio, Tel. 069831586 – Centro ARGOS, Via Santa Maria Goretti, Nettuno – Teatro Europa, Aprilia. Sul territorio di Anzio e Nettuno, esiste una struttura denominata ARGOS: si tratta di un Centro all’avanguardia fondato nel 2006 dalla Fondazione Puliatti e realizzato dall’Avv. Placido Puliatti, il quale all’età di dodici anni, per un incidente, diventò cieco. Questa struttura si occupa della riabilitazione di bambini e ragazzi affetti da disabilità sensoriali, neuromotorie e cognitive, con particolare attenzione alla disabilità visiva, che fino a poco tempo fa offriva i propri servizi gratuitamente a chi n’aveva necessità. In questo momento, presso la struttura, sono in terapia circa 120 bambini e ragazzi d’età compresa tra i 0 e i 18 anni, provenienti non solo da Anzio e Nettuno, ma anche dai comuni limitrofi, Castelli Romani ed altre Regioni Italiane. Pur avendo raggiunto negli ultimi dieci anni obiettivi importanti, il centro è in questo periodo a rischio di chiusura, in quanto, nonostante sia stato richiesto alla Regione Lazio sin dal 2006, non ha ancora ricevuto l’accreditamento sanitario: questo strumento è necessario per continuare a garantire i servizi essenziali ai bambini e alle loro famiglie.
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