Venerdì 25 marzo per la quarta volta viene portato in commissione comunale attività produttive/affari generali un Regolamento per “disciplinare” l’accesso agli atti dei consiglieri comunali. Il regolamento è voluto e scritto chiaramente per impedire ai consiglieri comunali di accedere agli atti dell’Amministrazione, di svolgere funzione di controllo e vedere se gli atti seguono imparzialità, trasparenza e tutela del bene pubblico. Perché questa è la vera funzione di un consigliere comunale! Ma l’Amministrazione Taddeo non vuole che i consiglieri comunali svolgano l’essenziale e propria funzione, in termini di democrazia e tutela del cittadino. Il sistema feudale non lo vuole. Questo regolamento paradossalmente non impedirà ai consiglieri comunali di perdere la cattiva abitudine di “entrare e uscire” dagli uffici, seguendo altre vie e non quelle contemplate dal Diritto Amministrativo. Anzi quei “tipi” di consiglieri continueranno come e più di prima. Quello portato in commissione è un regolamento liberticida, antidemocratico, un regolamento bavaglio, camuffato nel fine di non rallentare il lavoro degli uffici (come se questi non lavorano “per colpa” dei troppi accessi agli atti), ma finalizzato a non dar fastidio alla politica, la politica feudataria, la politica che non tutela il bene di tutti ma solo “il bene del feudatario e di chi sta con il feudatario”.
Un regolamento votato oggi in commissione con un assordante silenzio sia del segretario generale (non pervenuto) sia dei consiglieri di maggioranza che eseguono a comando ciò che fa più comodo al “feudatario”.
Regolamento liberticida e antidemocratico già visto in altre amministrazioni dove il feudalesimo offre lucine abbaglianti ai cittadini ma poi svende parcheggi pubblici ad “amici” e società private, non tutela acqua pubblica, spiagge libere e qualità del mare.
Il consiglio comunale convocato per giovedì 31 sarà chiamato a votare, la maggioranza lo voterà, ma il “metodo feudale o metodo Fazzone” ha usato alzare la voce e lo scontro, perché al contrario degli altri comuni, Formia ha ancora persone pensanti dentro e fuori il consiglio comunale, pensanti e libere che non saranno certo fermate o silenziate dai metodi feudali e dal Feudatario di turno.
La Consigliera comunale Paola Villa

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