Le perdite esagerate , dispersioni, impianti vecchissimi, bollette alte, sono argomenti che periodicamente riempiono le pagine dei giornali ma di certo non animano le discussioni politiche . Per i politici della Ciociaria ogni criticità legata all’acqua scivola via e va in archivio per essere presentata puntualmente alla prossima occasione elettorale in una sorta di problema ad orologeria che è semplicemente indecente.
Venerdì 22 marzo 2024 è una di quelle occasioni che verranno perse dai politici Ciociari che purtroppo , in una visione retriva, vedono l’acqua come un servizio che non ha nulla a che fare con le amministrazioni comunali. Fare Verde Provincia di Frosinone coglie il momento per spiegare perché le Nazioni Unite hanno descritto come “Water for Peace” la giornata mondiale dell’acqua 2024. “Acqua per la pace, pensando prima di tutto alle migliaia di persone nelle zone di guerra che hanno bisogno di acqua per sopravvivere”. In Ciociaria l’acqua è un business industriale gestito in modo molto accurato per fare soldi senza tener conto dell’uso sostenibile della risorsa idrica, delle problematiche economiche e sociali direttamente collegate a questo bene comune che non potrà mai avere nessuna proprietà. Ed infatti c’è un solo padrone delle nuvole , del mare , dei laghi e dei fiumi e di sicuro non è il gestore del servizio idrico integrato perchè Lui non è di questo mondo .
Il gestore del servizio idrico integrato suggerisce di non sprecare l’acqua , ma ha perdite colossali ; si avventura in progetti fantasmagorici ma poi si imbatte nei tristi dati statistici che indicano perdite che fanno star male le persone che hanno l’acqua razionata nonostante bollette degne di Creso. La depurazione delle acque reflue urbane è la Croce della Ciociaria con troppi comuni che non sono ancora dotati di impianti per la depurazione delle acque reflue urbane nonostante le infrazioni europee e con tanti altri comuni che hanno depuratori obsoleti , malfunzionanti o addirittura senza le autorizzazioni allo scarico. Evidentemente sono troppo pochi i controlli da parte degli organi istituzionali sugli impianti di depurazione gestiti dal servizio idrico integrato.
Nel frattempo , però, i cittadini sono angosciati dalle bollette sempre più care con conteggi strani e indecifrabili, tediati dal servizio idrico integrato poco efficiente.
La partecipazione civica alle criticità dell’acqua è lo strumento utile per avvicinare i cittadini alle azioni per preservarla. Le istituzioni dovrebbero ascoltare le loro istanze, anche per dare un senso alle decisioni che vengono prese. Si dovrebbero consultare i Ciociari sulle azioni migliorative, piuttosto che informarli solo di interruzioni di servizio, di razionamenti , dei disastri sulle condotte o di propinargli strani bilanci di sostenibilità.
Fare Verde Provincia di Frosinone è poco fiduciosa sui fondi del Pnrr per il risanamento degli acquedotti anche se ci sono miliardi di euro in dotazione. La politica è strana: Come nel gioco del bingo estrae i progetti da realizzare lasciando da parte le priorità di quegli acquedotti che perdono oltre il 60% di acqua potabile.
Fare Verde Provincia di Frosinone celebra il “Water for Peace” con tutti i cittadini che hanno l’acqua razionata e con quelli che non riescono a pagare le bollette perché sono troppo care .
Fare Verde Provincia di Frosinone
Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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