Ampliamento parcheggio auto allo scalo di Itri

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Sopralluogo RFI allo scalo di Itri 013ITRI – Saranno circa 130 i nuovi posti auto che si ricaveranno allo scalo ferroviario di Itri se andrà in porto un progetto messo in piedi e presentato dal comune di Itri all’ente ferroviario RFI.

Per verificare l’ipotesi di fattibilità del progetto, compatibilmente con gli spazi che la RFI potrebbe concedere nell’ampia area ubicata presso lo scalo di Itri, si è tenuto nella giornata di ieri (martedi) un sopralluogo di dirigenti centrali e compartimentali dell’ente ferroviario con amministratori e tecnici del comune di Itri. Da Roma sono scesi l’ing. Giorgio Micolitti e il geom. Alessandro Rossi. Con loro anche Mariano Prospero e Andrea Amici, degli uffici centrali, mentre da Formia sono giunti il responsabile delle linee operative compartimentali Vitale Auricchio e il capotecnico Vincenzo Esposito. Per il comune erano presenti il sindaco Giuseppe De Santis, il suo vice, Giovanni Ialongo, assessore ai Lavori Pubblici, l’arch. Massimiliano Meschino dell’Ufficio Tecnico, e l’arch. Mario Di Mascolo, tecnico ‘politico’ che supporta e dà corpo alle proposte programmatiche dell’assessorato ai LLPP. Apertura all’iniziativa è stata evidenziata da parte di RFI, particolarmente attenta ad iniziative che possano incontrare le esigenze della collettività. Piuttosto ottimisti sulla positività dell’esito finale del progetto sia il sindaco De Santis, che il suo vice Ialongo. Per entrambi “si tratta di una soluzione attesa da anni e che questa amministrazione ha inteso risolvere con convinta determinazione, combattendo soprattutto contro la soffocante burocrazia. Sarà, per gli utenti dello scalo itrano (Itri, Campodimele, Gaeta e una piccola parte di Formia) una panacea che eliminerà anche lo stress derivato dalla disperata ricerca di un parcheggio, già alle sei del mattino, dopo il peso di una levataccia quotidiana e i comprensibili disagi del pendolarismo, disagi spesso caratterizzati da ritardi, scioperi improvvisi o interruzioni per i motivi più svariati e a molte volte non imputabili a RFI (suicidi, occupazione di binari, frane, ecc.)”.

Autore: Orazio Ruggieri

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