Bilancio, Stefanelli: “Preoccupazione per la situazione economico-finanziaria del Comune di Minturno”

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“Esprimo forte preoccupazione per la situazione economico-finanziaria del Comune di Minturno, ancor di più alla luce del silenzio dell’amministrazione comunale, in un momento così difficile per le casse e per gli equilibri finanziari dell’Ente”. Lo dichiara il capogruppo di Minturno Cambia, Gerardo Stefanelli, che interviene in merito al bilancio di previsione ancora in fase di approvazione.
“Le ragioni di questo silenzio possono essere solo due: o si ha un’estrema difficoltà nel predisporre il bilancio oppure la maggioranza ha intenzione ancora una volta di effettuare un ‘blitz’, in modo da restringere i tempi per l’analisi e la discussione dei documenti contabili. A supporto di questa seconda tesi vi è il fatto che nonostante sia passato un mese dalla nomina ad assessore di Vincenzo Fedele ancora non si provveduto a ricostituire le commissioni, in particolar modo la commissione bilancio, che è l’organismo deputato a ospitare il confronto sulla cose economiche. Elementi questi che ci fanno pensare che l’amministrazione non abbia il coraggio di dire ai cittadini che dovremmo approvare la Tares che determinerà un aumento delle tasse da un più 50% a un più 600%, a fronte di un servizio di raccolta rifiuti la cui qualità è sotto gli occhi di tutti.
In più che c’è situazione dei residui: non vorrei che l’amministrazione riporti in bilancio dei crediti che non sono certi ed esigibili, come quello del Consorzio degli Aurunci. Vorrei ricordare che tale credito è stato rimosso come posta di bilancio già da svariati anni proprio perché è un credito non certo, non ha le caratteristiche per andare a coprire delle spese dell’annualità 2013. Se invece in questi due mesi fosse stata resa operativa la commissione bilancio avremmo dato tempo e modo ai singoli consiglieri di rendersi conto di qual è la reale situazione economico-finanziaria dell’Ente. Credo – conclude Gerardo Stefanelli – che questa sia una mancanza di rispetto nei confronti del consiglio comunale e di quei consiglieri che approvando il bilancio si renderebbero responsabili di fronte alla Corte dei Conti”.

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