CAOS TOTALE SULLE STRADE ITRANE PER LA NUOVA SEGNALETICA ORIZZONTALE

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Segnaletica orizzontale striscia continua cimitero e stazione 005ITRI – Itri, km 133,00 della statale n.7 Appia. Cimitero di Itri, km 130,050. In totale 2950 metri di percorso sulla carreggiata della statale Appia.

Per la matematica e per la logica è così. Non altrettanto lo è per l’utilizzo pratico del tratto di strada. Se un’agenzia funebre deve trasportare il feretro dal paese al cimitero impiegherà ben 23 chilometri di percorso e dovrà pagare un’aggiunta di tasse al comune limitrofo (Fondi) in quanto per una salma che transita sul territorio comunale si deve corrispondere una certa somma alle casse dell’ente. Perché tutto ciò? Per colpa della segnaletica orizzontale (la striscia a terra) che si trova sulla consolare e che, all’altezza del cimitero (ripetiamo, dopo neppure 3 km di effettivo percorso) impedisce di voltare a sinistra, per entrare nel sacro luogo, in quanto la striscia è continua (vedi foto). Né si può voltare prima in quanto il cimitero è circondato da un declivio collinare inaccessibile anche per chi si muove a piedi. In questo modo il carro funebre deve raggiungere Fondi (distante 13 chilometri), pagare la relativa tassa di transito sul suo suolo comunale e poi tornare indietro, in quanto la striscia bianca diventa interrotta solo nel territorio della Piana. Stesso discorso vale per lo scalo FS di Itri,al km 136,400. La breve via che collega l’Appia dal piazzale FS (vedi foto) si immette sulla consolare in un posto dove, causa la striscia continua, si può voltare solo a destra per andare a Formia e al quale si può accedere <legalmente> solo proveniente da Itri. In altre parole chi viene da Formia, se vuole prendere il treno, deve giungere a Itri, voltare e tornare indietro (ben 6 km in più). Chi torna dal lavoro e vuole rientrare a casa, a Itri, deve prima voltare a destra per Formia e poi, una volta trovata la striscia interrotta, poter effettuare l’inversione di marcia. Caso ancora più emblematico è quello della località San Donato dove, salendo verso il cimitero, 800 metri prima, voltando a sinistra i mezzi che scaricano la nettezza urbana entrano nel punto di conferimento. Anche lì striscia bianca (resa interrotta da una mano anonima che ha spruzzato confusamente del catrame per evitare incidenti, ritiro di patenti e contenziosi lunghi e fastidiosi in caso di sinistri, oltre che la paralisi del servizio NU). Tutto questo senza citare le centinaia di persone che ogni giorno infrangono (per causa maggiore, dato che non hanno alternative) l’obbligo imposto dalla segnaletica per andare in campagna o immettersi nella strada comunale Cimitero-San Marco di ben 9 km . Le proteste sempre più numerose e marcate chiamano in causa l’ANAS che pure monitorizza ogni giorno con ben due auto (su una viaggia una sola persona, sulla seconda ben tre cantonieri) il tracciato e le sue esigenze. E, a quanto è dato sapere, quel personale viaggiante quotidiano dell’ANAS ha ben segnalato le reali esigenze. Di chi allora la colpa di una assurda criticità?   E per fortuna –commenta la gente- la Polstrada e gli altri corpi di polizia sono comprensivamente molto più maturi di chi ha deciso la tipologia della segnaletica orizzontale nel non intervenire a falcidiare con sottrazione di punti e multe gli automobilisti “obbligati” a infrangere la legge!

Autore: Orazio Ruggieri


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