Cassino: Un 45enne di Cassino patteggia due anni per maltrattamenti e lesioni alla moglie: eviterà il carcere grazie alla Riforma Cartabia

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Un uomo di 45 anni di Cassino è stato condannato a due anni di pena per maltrattamenti e lesioni personali aggravate nei confronti della moglie. Tuttavia, grazie all’applicazione della Riforma Cartabia, non dovrà scontare la pena in carcere, ma potrà beneficiare della detenzione domiciliare lavorativa.

L’uomo era stato arrestato lo scorso autunno dopo che la moglie, stanca delle continue violenze subite anche alla presenza dei figli minori, aveva deciso di denunciarlo. Le indagini hanno confermato le accuse della donna, evidenziando un quadro di abusi durato quasi sette anni. Tra gli episodi più gravi, una notte in cui, durante un litigio, l’uomo l’aveva colpita con calci e pugni provocandole la rottura dell’osso nasale e la perdita dei sensi.

In sede di giudizio, l’uomo ha patteggiato una pena di due anni concordata con la Procura. I suoi avvocati, Luca Forte e Federico Gallaccio, hanno poi chiesto al giudice l’applicazione della detenzione domiciliare lavorativa, un nuovo istituto introdotto dalla Riforma Cartabia che permette di scontare pene detentive brevi (fino a quattro anni) presso il proprio domicilio.

Il giudice Alessandra Casinelli ha accolto la richiesta, disponendo che l’uomo segua un programma di trattamento elaborato dall’Ufficio Esecuzione Penale Esterna. Questo programma avrà l’obiettivo di favorire il suo reinserimento sociale e di prevenire il rischio di recidiva.

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