

Il Gruppo di Liberi per Castelforte vuole, ancora una volta, suggerire al Sindaco e supportarlo anche da un punto di vista tecnico e professionale – così come già fatto in occasione del bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la riconversione dell’ex sito di cava comunale in un bellissimo giardino termale con percorsi benessere, grazie alla realizzazione di otto piscine, una cittadella sportiva immersa in un contesto verde con piantumazioni e opere di ingegneria naturalistica, un centro di ricerca universitario e, a regime, oltre quaranta unità lavorative assunte – un altro ambizioso progetto.
Il nuovo progetto, che il capogruppo Gianpiero Forte suggerisce, consiste nella realizzazione di un campo da golf a diciotto buche nell’area termale, soprattutto su terreni di proprietà comunale, prospicienti ai diversi stabilimenti termali. Questa visione di sviluppo era già stata concepita e fortemente perseguita durante il mandato sindacale e ha consentito non solo uno studio approfondito dell’area e delle sue potenzialità, ma anche l’elaborazione di un progetto di massima già pronto e spendibile, accompagnato da uno schema planimetrico significativo, che all’epoca non comportò alcun costo per l’Ente. Questo schema prevede l’inserimento del campo da golf a 18 buche in un’oasi di verde incontaminato, immersa nella splendida Valle Zintonia, che va strategicamente preservata, valorizzata ed enfatizzata anche grazie alle norme contenute nel nostro Piano Regolatore Generale, importante strumento urbanistico già approvato.
Si tratta di un’idea forte e vincente, in grado di rappresentare una svolta per il nostro comprensorio, con ricadute positive che travalicherebbero anche i confini regionali. Il progetto si inserirebbe perfettamente nella vocazione turistica del territorio e rappresenterebbe un volano per l’attività termale già esistente, che si estende su un’area di circa sei chilometri, dotata di diverse strutture ricettive e ricca di sorgenti di acque sulfuree con temperature che superano i 60 gradi. L’inserimento nel circuito internazionale del golf permetterebbe infatti lo svolgimento di gare e tornei, collocando Castelforte in una nicchia turistica di qualità, capace di attrarre flussi che non conoscono confini né crisi.
La missione da intraprendere prevede il coinvolgimento del Comune di Castelforte quale capofila, che potrebbe conferire in comodato gratuito novantennale centinaia di ettari di terreno di proprietà, e l’adesione della Regione Lazio, della Federazione Nazionale Gioco Golf, nonché di partner privati – inclusi operatori del settore termale – al fine di giungere alla sottoscrizione di un Protocollo di Intesa che dia vita a un importante progetto di finanza. Lungimirante sarebbe anche il coinvolgimento dell’INAIL, Istituto dotato di ingenti risorse, il quale, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, promuove lo sviluppo del turismo termale, sportivo, riabilitativo e del benessere. Tale struttura dovrebbe essere collegata al CONI di Formia, in sinergia con la prestigiosa sede degli atleti della Nazionale Olimpica.
Un campo da golf con club house, area di allenamento, mini residences, parcheggi e tutte le strutture di supporto – tra cui maneggio, percorsi per footing e mountain bike – immerso in una riserva ambientale eccellente lambita dal fiume Garigliano, in parte navigabile, e integrato in un’area termale di pregio, non esiste attualmente nella nostra Regione né in quelle limitrofe.
La realtà termale di Castelforte è inoltre posizionata strategicamente tra Roma e Napoli, a pochi chilometri dai caselli autostradali di Cassino e San Vittore. L’ipotesi progettuale prevede anche la realizzazione di un ponte “a tema golf”, in prossimità della centrale idroelettrica dell’Enel, che collegherebbe direttamente l’area alla Strada Statale 430 della Valle del Garigliano e quindi all’autostrada di San Vittore, consentendo di aggirare l’attuale angusto ponte della diga dell’Enel.
L’area termale è già ricca di percorsi naturalistici e fluviali, patrimonio ecclesiastico e culturale attraversato dalla Via Francigena, meta di numerosi pellegrini. Il territorio è inoltre impreziosito da un’importante offerta enogastronomica, un patrimonio archeologico di rilievo – come le antiche terme romane, il Teatro Romano di Minturno e quello di Sessa Aurunca – ed è presieduto dall’imponente Abbazia di Montecassino, cuore pulsante del circuito bellico della linea Gustav. A completare l’offerta, il vicino litorale domizio, la Reggia di Caserta e il patrimonio storico-artistico della città di Napoli.

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