Castelliri: Fare Verde si è attivata per creare uno scrigno per la biodiversità

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Fare Verde Castelliri cerca di sensibilizzare le aziende agricole e la popolazione  alla Strategia Europea  Farm To Work  che prevede entro il 2030 il 10% dei campi coltivati dedicati  a zone di conservazione della biodiversità. Non a caso sono state molte le note inviate alle Autorità per preservare i boschi dagli incendi come del resto prevede la normativa vigente.
Destano preoccupazione  le scelte di produzione agricola, di trasformazione alimentare, il trasporto , l’acquisto , la gestione e fruizione del cibo  che rappresentano l’allarmante  perdita di biodiversità  che incidono sicuramente  sul cambiamento climatico.
Fare Verde Castelliri guidata dal Dott. De Gasperis Danilo  coadiuvato  da Belli Maria  Dirigente Nazionale di Fare Verde hanno messo a punto un esempio di coltivazione di grano antico “Marco Aurelio” e Orzo autoctono per circa 15.000 metri quadrati   in modo da creare  in loco  un piccolo scrigno di conservazione di specie quasi dimenticate.  L’azione eroica  messa  in “campo” a Castelliri dagli iscritti di Fare Verde  serve a far capire che se la biodiversità  sta bene anche l’uomo sta bene e vive sicuramente  meglio senza pesticidi, senza fertilizzanti di sintesi e senza specie OGM.
In estrema sintesi si sta cercando di ristabilire il naturale equilibrio naturale per ora in un piccolo areale e in seguito per terreni coltivabili in aree  molto più vaste.
Logicamente per tutelare la biodiversità  ci sono da attuare altre iniziative come:  la riduzione della pressione antropica mediante la repressione dell’abusivismo edilizio sulle aree agricole, avere depuratori delle acque reflue urbane in ordine, far rispettare i vincoli imposti dalle leggi dello Stato e della Regione Lazio, fare la spesa consapevolmente , salvaguardare le specie autoctone, non sprecare l’acqua , ridurre  i rifiuti, riusare, riciclare , riparare e muoversi in modo sostenibile.
L’obiettivo finale  è quello di tutelare la biodiversità  rendendo splendido e abitabile il territorio rendendo consapevole  la popolazione  che è l’uomo ad esercitare pressioni negative su molti sistemi naturali e così facendo impedisce loro di funzionare al meglio  compromettendo molti servizi ecosistemici che sono indispensabili alla vita di tutti gli esseri viventi.

Castelliri grano.jpga

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