Che fine fanno i soldi delle nostre bollette?

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Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa

Quella di Via Rampa Capocastello è l’ennesima voragine apertasi nella nostra città. Sono ben sette giorni infatti che fa bella mostra di sé nel popoloso rione di Castellone e nonostante sia stata segnalata più volte nessuno si è preso l’onere di ripararla, tanto che – oltre ad essere uno spreco inaccettabile – è diventata un vero e proprio pericolo per l’incolumità di chi utilizza l’ampia scalinata che porta dal rione di Castellone a via Mamurra. Lo testimoniano le foto in nostro possesso.

Facile a questo punto domandarsi dove vanno a finire i soldi che i cittadini di Formia pagano ad Acqualatina.

Lo abbiamo chiesto più volte in questi anni soprattutto agli esponenti locali di quei partiti (UDC, Forza Italia e Partito Democratico) che hanno difeso a spada tratta la gestione della società italofrancese Acqualatina.

Ebbene nessuna risposta plausibile è giunta alle nostre orecchie.

Evidentemente hanno preferito far finta di nulla, forse proprio per evitare risposte imbarazzanti.

D’altronde in questi anni i comitati cittadini hanno portato a galla numerose stranezze, come ad esempio l’assenza di sanzioni erogate al gestore per le tante malefatte che ne hanno caratterizzato l’operato, ma anche appalti assegnati – guarda caso – a ditte riconducibili a parenti di politici e assunzioni di parenti di amministratori.

E questo è stato possibile a causa della complicità di quanti hanno utilizzato la politica per sostenere la gestione idrica targata Acqualatina, anteponendo alla difesa degli interessi dei cittadini quella dei soliti noti.

Sono gli stessi che – in questi anni – ci hanno rivolto le peggiori offese quando invitavamo i cittadini a non pagare le bollette, come uno strumento di autodifesa dalle angherie e alle inefficiente del gestore.

Oggi purtroppo ne paghiamo le conseguenze.

Abbiamo una rete colabrodo che disperde la nostra preziosa acqua in mille rivoli. Non è un caso che a Latina si perda – in media – oltre il 60% dell’acqua immessa nelle tubature.

Abbiamo il susseguirsi di una crisi idrica dietro l’altra.

La prossima arriverà con il sopraggiungere dell’estate, quando – a causa delle scarse precipitazioni invernali e con l’aumentare della popolazione dovuta all’arrivo dei turisti – saremo costretti sicuramente a fare i conti con un forzoso razionamento dell’acqua.

D’altronde non ci risulta che gli interventi tampone promessi dal gestore – per migliorare la qualità del servizio e ridurre le perdite – siano mai stati realizzati nella misura di un significativo miglioramento del servizio.

Evidentemente in questi anni la gestione targata Acqualatina si è concentrata più nel perseguire alchimie finanziarie, che scaricano i debiti sui Comuni e sugli utenti, che a migliorare la qualità del servizio offerto.

Ora si prospetta – da più parti – il ritorno ad una gestione interamente pubblica del servizio idrico.

Speriamo solo che non sia l’ennesimo pacco rifilato ai cittadini da parte di una politica sempre più collusa con i poteri forti.

Noi ovviamente lotteremo affinchè questo non avvenga.

Comitato di lotta contro Acqualatina di Formia

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