Cori: 70° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI AMERIGO STERPETTI – L’AMMNISTRAZIONE RENDE OMAGGIO AL PRIMO CADUTO PER LA DIFESA DI ROMA DALL’OCCUPAZIONE NAZISTA

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In occasione del 70° anniversario della morte di Amerigo Sterpetti, l’Amministrazione comunale di Cori stamattina ha reso omaggio al suo valoroso concittadino deponendo un mazzo di fiori davanti alla sua lapide commemorativa in via Lago Vetere, dove è scolpito il suo sacrificio nell’adempimento del dovere. “Il Comune ricorda con viva partecipazione uno dei suoi cittadini che hanno dato la vita per l’ideale della libertà e per garantire un futuro alla Repubblica” – ha commentato il Sindaco Tommaso Conti.

Amerigo Sterpetti, classe 1922, guardia P.A.I. (Polizia Africa Italiana) cadde il 9 Settembre 1943, a soli 21 anni, combattendo contro le truppe tedesche nei pressi  del ponte della Magliana. Fu il primo caduto nella battaglia per la difesa di Roma, tra l’8 e il 10 Settembre 1943.

Erano passate solo poche ore dall’annuncio dell’armistizio tra l’Italia e gli angloamericani, quando si scatenò la reazione tedesca contro i reggimenti italiani in tutti i centri più importanti del Paese. La capitale fu accerchiata e mentre le alte cariche dello Stato, la famiglia reale e i vertici militari rinunciarono a difenderla, ripiegando a Pescara, i nostri coraggiosi soldati, del regio esercito, della P.A.I. e delle altre forze dell’ordine, affiancati da generosi cittadini, combatterono valorosamente contro un nemico preponderante, fornito di mezzi corazzati che non esitarono a sfondare le linee difensive, provocando disastrosi bagni di sangue. Firmata la resa, iniziò l’occupazione nazista di Roma, terminata il 4 Giugno 1944 con la Liberazione da parte degli Alleati.

Amerigo Sterpetti, del Battaglione P.A.I. «Luigi Amedeo di Savoia», lottò fino alla fine per impedire l’avanzata tedesca verso Roma. I tedeschi cercano di impadronirsi della sua mitragliatrice, mentre Amerigo rimaneva incollato all’arma. Centrato prima da un colpo di pistola sparato a bruciapelo, fu finito a pugnalate. Un gesto eroico, degno di essere imitato e meritevole di pubblico onore, che gli è valso il conferimento della Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria.

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