A meno di un mese dalla scadenza per il pagamento della prima rata della TASI – Tassa sui Servizi Indivisibili – fissata per il 16 ottobre, l’Assessorato al Bilancio del Comune di Cori, per semplificare le procedure di adempimento, ha messo a disposizione dei contribuenti, sul sito istituzionale dell’Ente (www.comune.cori.lt.it), il «Calcolatore TASI On Line». Una piattaforma informatica che permette di calcolare il valore dell’imposta da pagare e stampare il modello F24 per effettuare i pagamenti in banca o in posta.
Procedura. Dalla home page basta seguire questa sequenza di click: «IMU», «calcolo IMU», «vai al calcolo TASI». Inserire nel quadro “tipologia di immobile”, tra le voci indicate “Abitazione principale” e poi procedere nell’inserimento di tutti gli altri elementi che vengono richiesti: rendita catastale, quota di possesso, mesi di possesso etc. Una volta compilati tutti i campi, cliccare su «calcola» e poi scaricare il modello F24 stampabile e pronto per il pagamento. Resta ferma, in ogni caso, la possibilità per i cittadini di rivolgersi direttamente all’Ufficio Tributi comunale, sia per le informazioni che per l’assistenza al calcolo del valore dell’imposta e alla compilazione dell’F24.
Cos’è la TASI. La Tassa sui Servizi Indivisibili è la nuova imposta comunale istituita con legge di stabilità 2014 e riguarda i servizi comunali rivolti alla collettività, come ad esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione pubblica. Chi deve pagare la TASI. I proprietari dell’abitazione principale (prima casa) – comprese le categorie catastali A/1, A/8, A/9 – e delle relative pertinenze. Tempi e modalità di pagamento. L’importo deve essere pagato in due rate, una entro il 16 ottobre, l’altra entro il 16 dicembre. Entro il 16 ottobre è consentito anche il pagamento in un’unica soluzione. Il versamento deve essere effettuato esclusivamente mediante Modello F24. Aliquota e agevolazioni. L’aliquota ammonta al 2,5 x mille, con l’applicazione di una detrazione di 25 € per ciascun figlio a carico di età non superiore ai 26 anni, per un massimo di tre figli e fino ad una detrazione massima di 75 €. Ed anche di una riduzione del 30% per le abitazioni principali nel cui nucleo familiare vi sia un soggetto affetto da invalidità permanente al 100%.
“Ci siamo impegnati ad evitare la doppia imposizione su tutti i fabbricati diversi dall’abitazione principale sui quali deve essere pagata l’IMU, e per gli immobili (prime case) soggetti a TASI a non applicare l’aliquota massima del 3,3 x mille prevista dalla legge in caso di introduzione di sgravi fiscali, i quali verranno coperti dal bilancio comunale con corrispondenti riduzioni di spesa corrente – spiega l’Ass.re al Bilancio Mauro De Lillis – Il quoziente familiare, in particolare, è diretto a compensare la maggiore imposizione TARI (Tassa sui Rifiuti) che grava sui nuclei familiari più numerosi, essendo parametrata alle dimensioni dell’immobile e al numero dei componenti la famiglia”.

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