Cori: RECUPERO E ALLESTIMENTO DELL’AREA DEL TEMPIO ROMANO A DIVINITÀ IGNOTA SOTTO S.OLIVA

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Recuperata ed allestita per le visite guidate entro il Complesso Museale l’area del podio templare romano adiacente al campanile della Chiesa di Sant’Oliva. Un intervento di grande valore storico ed archeologico voluto dall’Amministrazione comunale e dalla Direzione Scientifica del Museo della Città e del Territorio di Cori, coadiuvata dagli esperti collaboratori dell’Associazione Culturale Arcadia.

Il lavoro ha riportato alla luce una componente fondamentale del Complesso Monumentale di S.Oliva, risultato di un’articolata stratificazione di eventi edilizi succedutisi dall’Età romana alla fine dell’Età rinascimentale. Su un vasto terrazzo artificiale, alla confluenza della maggiore viabilità della città antica, venne eretto questo tempio pagano di cui sono attualmente visibili, inglobate nelle pareti della medievale Chiesa di Sant’Oliva, tre colonne, alcune lastre calcaree della pavimentazione, parte del podio in blocchi di tufo e parte della parete orientale della cella in opera listata di calcare.

L’edificio rivela due fasi edilizie cronologicamente comprese tra l’inizio del III e l’inizio del I secolo a.C. (ma alcuni materiali votivi ceramici attestano il culto almeno a partire dalla fine del IV secolo a.C.) quando assunse l’aspetto di un tempio “aerostilo” di oltre dieci metri di larghezza e diciassette o venti metri di lunghezza, con pronao tetrastilo, colonne di ordine ionico o corinzio, eretto su un podio alto poco più di due metri e accessibile da una scalinata frontale di almeno sette gradini.

Ancora ignota la divinità titolare del santuario. È da escludere la tradizionale attribuzione a Giano, ma il recente ritrovamento della mano destra di una statua colossale, forse muliebre, potrebbe restringere il campo delle ipotesi alle sole divinità femminili attestate a Cori e ancora prive di una sede di culto quantomeno ipotetica.

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