Cori – TRANSITION TALK, UN ASSAGGIO DELLE CITTÀ IN TRANSIZIONE

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CoriTransition Talk. Oggi 7 settembre, a Giulianello, si parlerà di Città in Transizione. Un nuovo incontro esperienziale e di presentazione di questo grande esperimento sociale su scale mondiale, a cura dell’A.S.D. «Artigiani dell’Amore», in collaborazione con Reseda ONLUS.

L’appuntamento è alle ore 16:30, presso la Delegazione comunale di via della Stazione, dove verrà proiettato un documentario sul Movimento delle Transition Towns nel mondo. Per partecipare è necessario comunicarlo agli organizzatori, anche il giorno stesso, basta un sms al 327/8576451 o al 347/4929087.

Ma cosa sono le Città in Transizione? Sono comunità che sulla spinta dei propri cittadini decidono di avviare una transizione da un modello di sviluppo industriale e consumista, ormai in crisi, ad uno ecosostenibile fondato su una ripianificazione energetica e sulla rilocalizzazione delle risorse.

Oggi le principali minacce si chiamano picco delle risorse energetiche, in particolare del petrolio, e surriscaldamento globale. Il consumo indiscriminato di queste materie prime sta innalzando la temperatura del pianeta, a causa dell’eccessiva emissione di gas-serra, e porterà anche alla fine della loro disponibilità a basso costo.

In una società industrializzata ciò significa crisi energetica mondiale e crollo del sistema economico. Da qui l’esigenza di voltare pagina, che implica un’adeguata resilienza, ovvero la capacità di affrontare il cambiamento senza eccessivi traumi. Per questo è utile avviare un’Iniziativa di Transizione.

Aggregando persone che condividono questa filosofia si mette in atto un processo informativo e creativo: diffusione di informazioni, collegamento con altre realtà esistenti, relazioni con le amministrazioni locali e progetti mirati, fino ad arrivare ad un Piano di Decrescita Energetica definito e messo in pratica dalla comunità.

Di questi concetti è portavoce il Movimento culturale internazionale delle Transition Towns, nato quasi per caso in Inghilterra intorno al 2003, grazie alle felici intuizioni dell’ecologista Rob Hopkins, e di cui esiste anche un nodo italiano, Transition Italia, dove attualmente vi sono una dozzina di Città in Transizione.

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