Discarica, Sottile: “A Falcognana solo il 20% dei rifiuti di roma”

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“Falcognana sarà una piccola discarica, temporanea, dove verranno conferite solo 300 tonnellate di rifiuti al giorno, tutti trattati. Un quinto dei rifiuti che produce Roma ogni giorno. Il resto sarà spedito all’estero, proprio oggi, infatti, scade il bando di gara dell’Ama”. Così il prefetto Goffredo Sottile, ascoltato in veste di commissario per l’emergenza rifiuti nella commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio. “Le criticità di questo sito sono minime – ha proseguito Sottile – anche dal punto di vista del traffico, visto che si tratta soltanto di 12 camion al giorno. La popolazione non ha nulla da temere sotto il profilo della salute: ribadisco che si tratta di rifiuti trattati e quindi quasi inerti. L’ambiente è particolarmente salvaguardato visto che questa discarica nasce per il trattamento dei rifiuti pericolosi. E anche dal punto di vista giuridico non vedo alcun problema. Non sono d’accordo, infine, con chi dice che a questo punto vale pena di portare tutto all’estero: Roma deve fare la sua parte”.

“Dal primo ottobre Malagrotta chiuderà – ha concluso Sottile – speriamo che vada bene la gara per il trasferimento dei rifiuti all’estero: costerà di più rispetto alla discarica, visto che la basa d’asta è di 135 euro a tonnellata”.

 

“Per noi la priorità era chiudere Malagrotta – ha spiegato l’assessore regionale con delega ai rifiuti Michele Civita – e siamo stati sempre contrari a nuove discariche in questa zona. Lo abbiamo detto con chiarezza ai tavoli tecnici a cui abbiamo partecipato. La priorità che abbiamo individuato nell’individuazione di nuovi siti è il rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini. Le altre aree individuate hanno evidenziato criticità da questo punto di vista. Non vogliamo, inoltre, creare una nuova Malagrotta e quindi abbiamo evitato di individuare siti grandi, perché noi puntiamo sulla differenziata e non vogliamo nuove mega discariche.  Per noi, in base a queste caratteristiche, il sito di Falcognana è idoneo. E’ stato autorizzato nel 2003, entrato poi in attività nel 2006, addirittura per rifiuti pericolosi. Non andremo a modificare nulla di quello che è stato già autorizzato: né i quantitativi annuali previsti, né gli invasi. Propongo di costituire un comitato con il presidente del Municipio e i cittadini per verificare la quantità e la qualità dei rifiuti che saranno conferiti. E’ importante che almeno una parte dei rifiuti sia trattata a Roma: intanto perché la Capitale deve fare la sua parte e poi perché in questa maniera potremo dimostrare che una discarica di questo tipo è sostenibile. Abbiamo due anni di tempo, ora bisogna correre: è urgente innovare la gestione dei rifiuti. Per questo abbiamo già distribuito le risorse stanziate con il bilancio (150 milioni di euro) al Comune di Roma e agli altri enti locali. Per esempio a Fiumicino è già partita la raccolta porta a porta. A dicembre presenteremo l’aggiornamento del piano di gestione dei rifiuti. L’obiettivo è quello del 65 per di raccolta differenziata”.

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