Elena Palazzo (FdI): questo weekend abbiamo una grande occasione

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Abbiamo aspettato fin troppo. Dieci anni passati perdendo occasioni,
sperperando denaro pubblico e lasciando indietro i cittadini, le
imprese, il territorio. Questi sono stati i dieci anni passati sotto
il governo targato PD. Perché abbiamo una grande occasione? I piani
del PNRR che si vanno attuando sono un treno che non possiamo perdere.
Sarà una occasione unica per far ripartire il territorio. Tutto questo
è ancora più vero per la nostra Provincia che da sempre soffre il peso
della vicina Roma.

Credo di poter portare il mio contributo in questa fase per le
esperienze maturate in questi anni. Ho imparato sino in fondo cosa
significa amministrare. Ogni nostra azione ha ripercussioni sulla
cittadinanza e questo deve far maturare un grande senso di
responsabilità. Mi sono impegnata per quasi trent’anni di fila
rappresentando il mio Comune sempre onestamente e con grande senso del
dovere. Ho dimostrato con la mia condotta cosa significa amministrare
avendo sempre la legalità come faro. Sono cose che devi dimostrare,
urlare slogan è più facile. Abbiamo visto in questi anni persone
divenire consiglieri regionali ed essere alla loro prima esperienza
politica. Un disastro. Correnti e movimenti che hanno fatto leva sulla
giusta stanchezza dei cittadini e sulla loro indignazione hanno
trasformato perfetti sconosciuti senza esperienza in consiglieri,
assessori, onorevoli ed a volte ministri. Penso che quella sia una
stagione iniziata e già conclusa.

Voglio dare il mio contributo in questa fase perché c’è bisogno di
rappresentare la nostra provincia. Scegliamo persone del territorio.
Scegliere persone di cui vi fidate e non sconosciuti che vi propongono
gli “addetti ai lavori”. Non facciamoci dire per chi votare. Il mio
impegno sarà per questa consiliatura regionale quello di sempre. Ho
voglia di impegnarmi per la nostra provincia valorizzando le sue
peculiarità. Puntando sul turismo e favorendo trasporti e
collegamenti. Voglio ridare dignità ad un territorio che da troppo
aspetta di essere rappresentato.

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