Esce “La voce di Mola” nuovo trimestrale diretto da Letizia Lagni

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Giornalismo

ATTUALITÀ: Uscirà sabato 18 giugno il primo numero del giornalino dal titolo “La Voce di Mola”, l’organo di informazione dell’Associazione Culturale Musicale Ricreativa Mola.

Si tratta di un’iniziativa editoriale, a cadenza trimestrale ed a diffusione gratuita per far conoscere la storia, le tradizioni, l’economia, il cinema, il teatro e l’arte locale della città di Formia, per far riscoprire il gusto delle piccole cose, semplici ed oggi quasi impercettibili all’occhio dell’uomo moderno.

482543Questo prodotto – commenta Pierfrancesco Scipione Presidente dell’Associazione  – è sembrata essere la formula più indicata per esprimere una testimonianza del desiderio di concretezza, cristallizzare la passione di un gruppo in una rivista di approfondimento culturale, lo sforzo di lanciare una sfida ideale al territorio. Tuttavia la più alta aspirazione risulta essere la complicità sorta tra gli amici che nell’adoperarsi scorgono i lineamenti di un sano confronto. Il titolo anticipa la volontà di stabilire un serrato dialogo con la nostra comunità. La carta scritta suffraga un intenso rapporto di scambio reciproco. L’impegno di un appuntamento fisso sul sentiero del pensiero che anticipa l’azione è la nitida intenzione di costruire ponti che oltrepassino gli steccati del pregiudizio e della diffidenza, l’ambizione di aprire porte dell’associazione che non vuole scadere in un esercizio di semplice vanità”.  

La redazione è composta da tutti i soci dell’Associazione ed è coordinata dal direttore responsabile Letizia Lagni, giornalista e voce di Radio Formia, dai due vicedirettori Ferdinando Capasso e Francesco Calabrese e dal presidente del sodalizio Pierfrancesco Scipione.

10439031_10204259519828239_5596732503637739346_n“Sono onorata – dice una emozionata Letizia Lagni – di essere stata nominata direttore responsabile de La Voce di Mola perché rappresenta il risultato del lavoro di una squadra affiatata, frutto di sacrificio, dedizione, tempo sottratto allo svago e al divertimento”.

di Enrico Duratorre

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