CULTURA: “Fatta la legge, trovato l’inganno”, questa la divertente commedia portata in scena dalla storica compagnia Teatrale “La Ribalta” come atto finale della rassegna teatrale dedicata all’indimenticato “Robertino Lieto”, personaggio del teatro amatoriale gaetano, scomparso troppo presto, ma sempre presente nella mente e nel cuore di chi ama il teatro gaetano.
Scritta negli anni sessanta da Mario Amendola e Bruno Corbucci, riadattata da Dino Bartolomeo che ne ha curato anche la regia, ha portato in scena questioni di stretta attualità, difficoltà e pregiudizi di un meridione che, a distanza di decenni, continua a vedere ampia la forbice tra nord e sud.
Equivoci e colpi di scena, fanno da contorno a momenti che stimolano la mente dello spettatore, che si viene catapultato nello studio dell’Avvocato Scognamiglio, professionista meridionale, “novello azzeccagarbugli terrone”, che deve barcamenarsi tra poca fortuna nel lavoro, differenze tra nord e sud, privilegi di casta, amori non corrisposti, permessi di soggiorno in scadenza e tanto altro ancora.
Due ore di divertimento, ma anche di riflessione tra quella che era l’Italia degli anni trenta, e quella che è l’Italia di oggi, dove i problemi restano gli stessi, dove la forbice tra nord e sud è sempre ampia e dove la fanno da padroni i tanti pregiudizi, che “l’avvocato terrone” fa sparire con un colpo di spugna, quando, in un finale di equivoci e colpi di scena, come un grande mago, tira fuori dal cilindro la soluzione ai diversi problemi, grazie ad un’intuizione di una mente abituata a trovare le soluzioni più fantasiose, tipiche del popolo meridionale, abituato a convivere con i problemi come fossero degli amici con cui condividere i momenti della vita o scambiare quattro chiacchiere al bar; il professionista crea una catena di soluzioni che accontenta tutti, perchè alla fine “Fatta la legge …. trovato l’inganno”
La commedia ha visto sulle tavole del Teatro Ariston di Gaeta, personaggi che hanno fatto la storia del Teatro Gaetano e della compagnia “La Ribalta”, che hanno fatto da chioccia ai giovanissimi che si sono immediatamente ambientati, rinnovando la magia che da oltre quarant’anni anima “La Ribalta” ed i suoi interpreti, che continuano a ridere e far ridere, raccontando situazioni di vita sempre attuali, perché la vita, nel bene e nel male, è il palcoscenico sul quale, ognuno di noi recita la sua storia.
di Enrico Duratorre

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