Gaeta: L’immaginazione (mancata) al potere

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Nel comune di Gaeta l’immaginazione sembra difettare. Per chi, come per le scriventi Associazioni,
si rifiuta di pensare che dietro certi provvedimenti della pubblica amministrazione si nasconda il
favoritismo, non c’è altra spiegazione. Alcune decisioni di modifica dell’ambiente urbano appaiono
apparentemente minori, ma invece rivelano un modo di fare sbrigativo, privo della necessaria
ricerca di soluzioni rispettose degli elementi naturali.
È il caso del recente permesso accordato dalla giunta allo spostamento di due alberi a piazza Mare
all’Arco, per fare spazio ad un dehors di un’attività commerciale.
Da qualche anno sembra che il comune di Gaeta abbia ingaggiato una lotta contro la presenza
degli alberi. Piazza Risorgimento, nel centro storico di S. Erasmo, ne è l’esempio più eclatante.
Certo, spesso è necessario urbanizzare e costruire manufatti, ma non sempre è necessario che a
soccombere sia l’elemento naturale: invece di abbattere o spostare alberi, questi potrebbero
essere incorporati come parte integrante del progetto delle nuove strutture.
Alcune volte, e questa di Mare all’Arco è una di queste, si può proporre un modo diverso di vedere
le cose: adattarsi all’esistente e non adattare questo alle proprie esigenze mercantili e di profitto.
Gli esempi su testi di architettura organica non mancano e in internet è rinvenibile un ampio
campionario, di cui le immagini allegate costituiscono solo degli esempi.
Occorrerebbe che i nostri amministratori studiassero un po’ di più Herbert Marcuse, il filosofo
vissuto nel secolo scorso e tanto caro ai contestatori del ’68, che teorizzava l’immaginazione al
potere. Egli già allora criticava la società ridotta alle sole dimensioni produttive del profitto e del
consumo e vi contrapponeva la libertà d’immaginazione, la sola capace di far uscire la società da
logiche esclusivamente mercantili.
Ecco, di Amministrazioni rivolte alla ricerca di soluzioni compatibili con la natura, a terra e in mare,
e alla conservazione del patrimonio arboreo delle città, ce n’è un gran bisogno a Gaeta e nei
comuni limitrofi. Ma la strada da percorrere è ancora lunga.

P.S. A ben pensarci sarebbe anche una forma pubblicitaria quella di un dehors che racchiuda un
albero al suo interno. A Gaeta non ce ne sono e la dizione “L’albero con il dehors intorno”
potrebbe essere vantaggiosamente aggiunto al nome del locale. Ad maiora.

Comunità Lazio Meridionale e Isole Pontine
Associazione Incontri & confronti

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