Gemellaggio tra Arciconfraternite di Sessa Aurunca e Piano di Sorrento. Unione religiosa e culturale

pubblicità

Piano di Sorrento – Sabato 2 Marzo 2024 segnerà un momento significativo di connessione e collaborazione tra due storiche Arciconfraternite: quella della Santissima Annunziata di Piano di Sorrento e quella del Santissimo Crocifisso insieme alla Congregazione del Monte dei Morti di Sessa Aurunca. Questo gemellaggio è un simbolo tangibile di unità, solidarietà e condivisione dei valori religiosi e culturali che uniscono le comunità di queste due località.

La giornata di celebrazioni inizierà alle ore 17:00 con una solenne processione di accoglienza, che vedrà la partecipazione dei Governi delle Confraternite dell’Unità Pastorale di Meta, Piano di Sorrento e Sant’Agnello. Il percorso attraverserà luoghi significativi, tra cui Largo dell’Annunziata, Via Carlo Amalfi, Via Bagnulo, Via Stazione, Via dei Tigli, Via Casa Rosa, Piazza Cota, Corso Italia e terminerà in Via San Michele, davanti alla Basilica di San Michele Arcangelo.

Presso la Basilica di San Michele Arcangelo avranno luogo gli incontri istituzionali, durante i quali verranno scambiate parole di benvenuto e di fraternità tra i rappresentanti delle due Arciconfraternite e delle comunità religiose partecipanti.

La parte centrale delle celebrazioni sarà arricchita da momenti di preghiera e di devozione, con il canto del Genti Tutte e del Miserere di Selecchi, seguito dal canto del Miserere di Sessa Aurunca. Si terrà anche l’Ufficio delle Tenebre, un antico rituale sessano del mercoledì santo che testimonia la profonda spiritualità e devozione delle comunità coinvolte.

Questo gemellaggio non solo rafforza i legami religiosi tra le due Arciconfraternite, ma anche promuove lo scambio culturale e storico tra le città di Sessa Aurunca e Piano di Sorrento. La condivisione di tradizioni e pratiche spirituali offre un’opportunità unica per arricchire la vita comunitaria e per alimentare un senso di appartenenza e collaborazione tra le due realtà ecclesiastiche.

In un’epoca in cui la divisione e la separazione spesso dominano le narrazioni, eventi come questo gemellaggio dimostrano il potere unificante della fede e della cultura, offrendo una speranza di pace e armonia durature tra le persone di diverse provenienze e tradizioni spirituali.

L’Ufficio delle Tenebre del Mercoledì Santo presso la Chiesa di San Giovanni a Villa, organizzato dall’Arciconfraternita del SS. Crocifisso, è un momento di profonda spiritualità. Durante questa cerimonia, i membri della confraternita recitano sia il Miserere, noto anche come Salmo 51 nella tradizione cattolica o Salmo 50 nella numerazione greca, che il Benedictus, il canto di Zaccaria, seguendo il testo in latino.

Durante l’esecuzione del Miserere, i confratelli cantano in coro accompagnati dall’harmonium, a differenza delle esecuzioni in trio che avvengono nei Venerdì di Quaresima e durante la processione del Venerdì Santo.

Nel presbiterio, di fronte all’altare, viene posizionata la “Saetta”, un grande candeliere a forma triangolare sul quale bruciano quindici candele. Durante la cerimonia, il cerimoniere spegne una dopo l’altra le candele, ad eccezione dell’ultima. Questo momento, chiamato localmente “Terremoto”, sembra ricordare il rumore che si crea quando la chiesa rimane al buio. La cerimonia culmina con l’apparizione dell’ultima candela ancora accesa, precedentemente nascosta dietro l’altare.

La descrizione dettagliata del Miserere a Sessa Aurunca e della sua importanza nella tradizione religiosa e culturale locale. Il modo in cui hai descritto l’esecuzione polivocale del Miserere e la sua trasmissione attraverso generazioni di membri dell’Arciconfraternita del SS. Crocifisso è davvero affascinante.

È interessante notare come questo canto abbia radici così profonde nella storia e nella cultura della regione, risalendo addirittura ai primi secoli del secondo millennio. La sua esecuzione durante la Quaresima e particolarmente durante la processione del Venerdì Santo aggiunge un elemento di sacralità e profondità emotiva alla pratica religiosa.

La tua menzione di noti antropologi e musicologi che hanno studiato il Miserere di Sessa Aurunca, come Roberto De Simone, Giovanna Marini, e altri, sottolinea ulteriormente l’importanza culturale e storica di questo canto nella regione campana.

Infine, la tua descrizione della notte del Venerdì Santo, illuminata da lumini e falò, come un momento senza tempo in cui il rito del Miserere coinvolge emotivamente tutti coloro che partecipano, crea un’immagine suggestiva e profondamente spirituale.

Pubblicità