IL CONSIGLIERE TOMAO IN KOSOVO PER PORTARE LA SOLIDARIETA’ DELLA COMUNITA’ MINTURNESE

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La notizia circolava già da giorni sul web. Il giovane consigliere di Minturno Giuseppe Tomao, da sempre impegnato nel terzo settore e in attività umanitarie, questa volta ha scelto una tappa inusuale partendo per il Kosovo con una delegazione che rientra in un percorso di iniziative diplomatico-umanitarie promosse in molti Paesi in difficoltà.

Soprattutto attraverso il coinvolgimento di Amici, Parrocchie, scuole ed Associazioni giovanili e Privati, Tomao ha voluto inserire, in maniera molto discreta, le realtà del territorio in questo discorso di solidarietà internazionale rivolta in particolar modo a bambini ospitati in istituti per cause riconducibili a conflitti bellici.

“E’ stato possibile formare la nostra delegazione ufficiale grazie ad una sinergia con il Ministero della Difesa (in particolare il Gabinetto del Ministro ed il COI), il Ministero degli Esteri (Unità di Crisi) e la nostra Ambasciata italiana a Pristina: con loro abbiamo impostato la richiesta ufficiale, che ha avuto il via libera NATO dal momento che staremo in teatro operativo controllato dai nostri militari. Voleremo con i nostri militari all’andata ed al ritorno con volo militare su c-130”.

Nel comprensorio, Tomao ha impostato già da qualche settimana, in modo riservato, le varie raccolte (in particolare medicinali generici, vestiario e materiale scolastico, oltre a piccoli fondi) anche perché, entro la fine di gennaio, sono pronte altre 2 missioni (Moldavia e Campi-profughi del Sahara).

“Gli aiuti saranno consegnati direttamente alle strutture che ospitano minori in difficoltà ed in stato di disagio, soprattutto come strascico e conseguenza degli eventi bellici di pochi anni fa”. La consegna del materiale scolastico, medicine, giochi e vestiti verrà documentato fotograficamente non solo per gratificare coloro che danno una mano, ma anche per garantire la massima trasparenza dell’operazione. “Se raccogliamo 10, nelle mani dei beneficiari deve arrivare non meno di 11. Andiamo di persona soprattutto per garantire questo aspetto oltre che per toccare con mano i reali bisogni di questa terra martoriata”.

Nel Kosovo questo è il periodo delle elezioni amministrative, e sarà interessante cogliere aspettative e orientamenti della popolazione nel post voto.

La scelta del periodo certamente non è casuale, perché l’approssimarsi delle festività Natalizie è l’occasione giusta per donare un sorriso ai meno fortunati. Questa è l’opinione anche del nuovo ambasciatore, Andreas Ferrarese, il quale, dopo aver messo a disposizione il suo staff per gli aspetti logistici,  riceverà la delegazione il 15 Dicembre presso l’Ambasciata d’Italia a Pristina.

Nell’ occasione, Tomao porterà i saluti del Sindaco e della cittadinanza Minturnese accompagnati da una spiga di grano in bronzo, prodotta da un artigiano di Minturno, dono simbolo delle tradizioni minturnesi.

             Giuseppe Tomao farà parte di un team di giovani amministratori delle province di Roma, Viterbo, Latina e Prato: Alessandro Battilocchio (già sindaco ed europarlamentare, nominato da Unicef “Difensore Dritti dell’Infanzia”), Luigi Landi, Sindaco di Tolfa (Roma), Sergio Caci, Sindaco di Montalto (Vt), Federico Lo Russo(Consigliere città di Prato), Alessandro Sebastiani (Parrocchia Santa Marinella).

Le strutture che saranno visitate sono le seguenti:

ASILO SUORE BRASILIANE.

Raccoglie ogni mattina circa 70 bambini provenienti dalle colline circostanti. E’ l’area più povera del Kosovo. Ci recheremo con Suor Eleonora anche nella collina circostante e faremo visita a varie famiglie locali. E’anche la struttura in cui soggiorneremo quasi tutti i giorni.

 CASA FAMIGLIA CARITAS UMBRIA. (http://www.bambinidelmondo.org/paesi/storie-dal-kosovo/) gestita da italiani. Ospita circa 40 bambini senza famiglia. Bellissima storia tutta italiana. Visiteremo anche la nuova casa in costruzione.
ORFANOTROFIO “11 OTTOBRE”

A Skopie: vi soggiornano circa 100 bambini. Abbiamo un rapporto consolidato: hanno problemi enormi dovuti alla mancanza quasi totale di fondi.
FAMIGLIE DI BECH.

Medicinali saranno inoltre consegnati alle suore per l’inverno delle famiglie.

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