INTERVISTA A NICOLO’ CRISTOFARO, PRESIDENTE A.S. ROMA NUOTO

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Si è appena chiuso un anno molto speciale per voi: un 2013 che ha visto i vostri ragazzi salire in A2. 

 

Un anno emozionante che ci ha regalato delle soddisfazioni enormi: quel 6 luglio rimarrà nella mia testa per tanto tempo ancora! 

Peraltro la soddisfazione è ancora più grande quando i risultati raggiunti sono il frutto di una grande fatica e di una così attenta programmazione, perché vuol dire che tutto ha funzionato nel miglior modo possibile e che tutti remavano nella stessa direzione, con un unico comune obiettivo. In altre parole è emerso da parte di tutti i nostri atleti un incredibile attaccamento alla “calotta” e questo per noi è sicuramente il risultato più grande. 

 

 

Anno nuovo, traguardi nuovi. Cosa si aspetta da questo 2014?

 

Con la promozione in serie A si è chiuso il primo quinquennio della nostra storia. Stiamo lavorando per i prossimi cinque anni, il che significa che stiamo investendo enormi risorse nella crescita del settore giovanile. Non è un caso, infatti, che nelle convocazioni di Massimiliano ci siano fissi dei ragazzi nati ‘97.

In questo modo il processo di maturazione e responsabilizzazione dei giovani viene massimizzato, anche grazie all’apporto indispensabile degli atleti più grandi. Mi aspetto di vedere sempre più ragazzi delle nostre giovanili in pianta stabile nella prima squadra e grazie all’impagabile lavoro dei nostri tecnici sono particolarmente ottimista.

 

L’approdo in A2 ha portato molte novità, prima tra tutte il cambio di nome.

 

L’idea di cambiare il nome della società era in cantiere già da qualche mese. Il fatto è che volevamo farlo come società di serie A… Ci siamo convinti quando abbiamo verificato che non esisteva e che non è mai stata affiliata alla nostra Federazione una A.S. Roma Nuoto. E’ incredibile che nella nostra città non ci sia una società con questo nome. Speriamo che quanto prima diventi un nome conosciuto anche fuori dall’Italia…

 

Parallelamente siete anche riusciti a chiudere diversi accordi di sponsorizzazione…

 

Come ho già detto altre volte, siamo molto soddisfatti del lavoro svolto a livello commerciale. Nonostante il momento di crisi generale, infatti, abbiamo trovato aziende pronte ad investire nella nostra società. Questa è la dimostrazione che se si lavora con serietà e con delle valide proposte c’è ancora chi è pronto a scommettere su uno sport in continua crescita e da sempre vincente grazie al nostro Settebello. In molti casi le aziende decidono di affiancare il loro nome alla Pallanuoto perché è uno sport ancora pulito e “puro”.

 

In cinque anni di vita siete stati protagonisti di una scalata eccezionale. Quali sono i vostri prossimi obiettivi?

 

Che i ragazzi della nostra “cantera” portino in serie A1 la A.S. Roma Nuoto. Abbiamo intenzione di regalare alla città di Roma una squadra competitiva nel massimo campionato, soprattutto in vista della candidatura della nostra città alle Olimpiadi del 2024.

Altro importante step per la società è portare sempre più atleti nelle squadre nazionali. Quando vengono chiamati la soddisfazione è enorme, anche perché dimostra come il duro lavoro venga ripagato e questo è il messaggio più formativo per i nostri ragazzi, soprattutto se si vive lo sport secondo il nostro stile, ossia come una palestra di vita.

 

Dopo la sconfitta a Salerno all’esordio nel campionato di A2, e la vittoria in casa sulla President Bologna, avete strappato un pareggio a Siracusa, sfiorando anche la vittoria. Come valuta la squadra dopo le prime tre giornate?

 

L’andamento è quello che ci immaginavamo. A Salerno per la squadra è stata la prima uscita ufficiale e una sconfitta era assolutamente preventivabile, nonostante l’impegno.

Sono convinto che questa squadra sia in grado di regalare enormi soddisfazioni, e non lo dico per il mio innato ottimismo. Quando in settimana passo al Foro Italico durante gli allenamenti vedo uno splendido gruppo, seppur completamente rinnovato soltanto nel settembre scorso. L’aria che si respira è veramente positiva e credo che questo sia un ingrediente necessario per vincere.

 

Sabato sfiderete in casa i siciliani dell’Anteria Telimar. Cosa si aspetta?

 

Di vincere, chiaramente.

 

Avete investito molto nel settore giovanile, curando ogni aspetto di tutte le categorie. Come procede il lavoro?

 

Gli obiettivi che ci siamo posti con lo staff tecnico sono particolarmente ambiziosi, quindi c’è molto da lavorare ancora. Credo, però, che la nostra sia la strada giusta, anche grazie alle collaborazioni con l’Accademia di Salvamento che permetteranno a molti nostri ragazzi di misurarsi in un bel campionato qual è quello di serie C, oltre alla collaborazione con l’Akrosport.

 

In un paese dove il calcio regna sovrano, e in tempi di crisi come questi, non tutti avrebbero il coraggio di investire e credere in uno sport come la pallanuoto. Cosa vi dà la spinta per andare avanti?

 

L’immensa passione e la certezza che se si lavora bene, con una programmazione fatta a puntino, la Pallanuoto è un ottimo investimento.

 

Quali sono i vostri prossimi obiettivi?

 

Il primo è di certo quello di trovare una casa. Ci stiamo impegnando al massimo per regalare alla Roma Nuoto e a tutti i suoi atleti un proprio impianto sportivo. Credo che la squadra, oltre ai tecnici, meritino di avere una piscina tutta per sé. Disponendo di un proprio centro sportivo la qualità del lavoro svolto aumenterebbe a dismisura, senza tener conto delle iniziative che potremmo proporre e portare a Roma… Spero che il Comune si dimostri disponibile a sposare quanto prima il nostro progetto.

 

Ringraziamenti speciali?

 

A tutti quelli che credono in noi! Auguro a tutti un ottimo 2014.

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