l Vescovo di Gaeta rompe il protocollo, in linea con Papa Francesco, ai festeggiamenti di san Rocco a Fondi

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Grande stupore per le migliaia di fedeli che ogni anno venerano san Rocco a Fondi. L’arcivescovo di Gaeta, mons. Fabio Bernardo d’Onorio, ha dapprima guidato la lunga processione che si snoda per tutta Fondi, ma non solo, di tanto in tanto appena poteva lasciava il suo posto per salutare bambini, anziani, infermi generando comprensibile agitazione tra i presenti, in pieno stile Papa Francesco.

Il forte caldo di venerdì 16 agosto e i chilometri percorsi non hanno però fiaccato l’esuberanza del presule che, giunto al termine della processione nell’anfiteatro, per celebrare la messa, ha tenuto una mirabile e ispirata omelia parlando a braccio attirando l’attenzione delle migliaia di persone presenti che hanno ascoltato (è il caso dirlo) in religioso silenzio.

“Dobbiamo mirare all’essenziale – ha sottolineato d’Onorio – non sono le processioni, le luminarie o altro le cose importanti, ce lo dice Gesù: fate ‘questo’ in memoria di me. Intendendo ‘questo’ indicando la celebrazione eucaristica”.

Anche quest’anno san Rocco si è rivelato ‘il santo più amato dai fondani’: cosi tanta la gente che l’anfiteatro non è riuscito a contenerla.

Tra le autorità presenti, anche il sindaco di Fondi Salvatore De Meo con fascia e gonfalone. Toccante e sentito il saluto del superiore dei frati del convento di San Francesco di Fondi, padre Felice Pannone: “Lei – rivolgendosi all’arcivescovo – ci ha fatto un dono grande stasera e il popolo di Fondi la ringrazia”.

Al termine della celebrazione, per nulla stanco, il vescovo nel percorrere il tragitto che lo separava dalla chiesa, si è prima fermato ad un chiosco a scambiare battute con gli stupefatti presenti, poi è entrato in una pizzeria e, con naturalezza, ha augurato a tutti buon appetito e buona sera.

La serata in piazza per festeggiare san Rocco è continuata con la rappresentazione del musical scritto e diretto da padre Massimiliano Scarlato: “Ho incontrato te”. Una cinquantina di giovani hanno dato vita ad un avvincente spettacolo, rappresentando l’eterna battaglia tra il bene e il male.

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