LEGA : RISORSE CIPE – RISTORO NUCLEARE DESTINATE A FINALITÀ SECONDARIE RISPETTO ESIGENZE AMBIENTALI.

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“ Il Comune di Minturno, grazie alla scelta della allora Amministrazione Graziano di aderire all’azione legale promossa dall’Avvocato Santiapichi per ottenere il riconoscimento delle somme ingiustamente decurtate per il ristoro nucleare e spettanti all’ente in base ad una apposita legge del 2003 quali misure di compensazione ambientale per centrali nucleari dismesse, è riuscito a vedersi riconosciuta la somma di circa 1 milione e 300 mila euro.
L’amministrazione Stefanelli nel corso di questi anni ha ben compreso l’importanza di tale somma, tanto da incominciare a programmare le predette risorse per il perseguimento dei propri importanti obiettivi di mandato, tanto da aver impiegato queste risorse per la realizzazione della nuova fontana di piazza Santa Albina, per il restauro del lavatoio di Fontana Perrelli ed ora quale compartecipazione per la riqualificazione di piazza Caio Mario, tutto questo tramite una “attenta” lettura dei vincoli di destinazione introdotti dal CIPE che prevedono che debbano essere utilizzate per finalità quali la tutela delle risorse idriche, la bonifica dei siti inquinati, la gestione dei rifiuti, la difesa e assetto del territorio, la conservazione e valorizzazione delle aree naturali protette e tutela della biodiversità, la difesa del mare e dell’ambiente costiero, la prevenzione e protezione dall’inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico, lo sviluppo sostenibile.


Non entriamo nel merito del giudizio di tali opere pubbliche, ritenendo che di per sé realizzare un’opera pubblica costituisca sempre un bene per la città, fermo restando che dietro il pur sempre soggettivo dato estetico ed ornamentale, della maggior parte delle piccole opere degli ultimi anni non siamo riusciti a scorgere alcuna concreta valenza strutturale e di decongestionamento e rifunzionalizzazione della mobilità, la quale ha subito invece un netto peggioramento non essendo accompagnata la realizzazione di opere quali la pista ciclabile da alcun intervento di effettiva realizzazione di nuovi posti auto, ma comunque riteniamo eccessivamente riduttivo, oltre che potenzialmente sindacabile nel merito del profilo contabile, l’utilizzo di tale risorse per opere ornamentali e non invece per interventi mirati alla tutela e riqualificazione ambientale ed alla difesa del mare.
Riteniamo infatti necessario che l’amministrazione riprenda il progetto dell’acquisto di un battello spazzamare quale misura di sostegno alla difesa del mare e che si inizi a programmare una vera mappatura di interventi contro il dissesto idrogeologico, esigenza ben più viva e necessaria da risolvere rispetto ad opere secondarie, le risorse ci sono, manca ad oggi solo la volontà politica


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