I carabinieri del Nas, di concerto con il ministero della Salute, hanno effettuato un’intensa attività di controllo sull’erogazione di prestazioni ambulatoriali, visite specialistiche o esami diagnostici, afferenti al servizio sanitario pubblico. Le ispezioni hanno riguardato ospedali e ambulatori di aziende sanitarie locali, istituti di cura e strutture private accreditate, con l’obiettivo di verificare il rispetto dei criteri previsti dal piano nazionale di governo delle liste d’attesa.
I controlli hanno portato alla denuncia all’autorità giudiziaria di 26 tra medici e infermieri, ritenuti responsabili di falsità ideologica e materiale, truffa aggravata, peculato e interruzione di pubblico servizio.
In particolare, i Carabinieri del Nas di Latina hanno ispezionato, tra le province di Latina e Frosinone, complessivamente 45 strutture sanitarie sia pubbliche che private, come ambulatori ospedalieri, poliambulatori della Asl, ambulatori di case di cure private e laboratori di analisi. Hanno verificato dunque le liste di attesa per 81 prestazioni specialistiche.
Dall’analisi delle liste di attesa sono emersi dubbi sulle liste di attesa di prestazioni sanitarie erogate da due medici ospedalieri, su cui sono tuttora in corso specifici accertamenti. Ulteriori verifiche del Nas di Latina riguarderanno anche l’esercizio di attività libero professionale da parte di un medico ospedaliero escluvista.
I risultati dei controlli
Le indagini dei carabinieri del Nas hanno permesso di individuare condotte penalmente rilevanti in diverse regioni d’Italia. In particolare, in Sicilia, Calabria e Friuli Venezia Giulia sono stati denunciati 14 dirigenti e medici, ritenuti responsabili di interruzione di pubblico servizio per aver arbitrariamente chiuso in modo ingiustificato le agende di prenotazione a luglio e agosto, posticipando conseguentemente le prestazioni diagnostiche, al fine di consentire al personale di poter fruire delle ferie estive o svolgere indebitamente attività a pagamento.
In un altro caso, un dirigente medico di una Asl della provincia di Roma, pur essendo responsabile degli ambulatori di gastroenterologia e colonscopia per cui vi fosse indisponibilità presso l’intera Asl, esercitava le medesime prestazioni in attività intramoenia extramuraria presso un poliambulatorio privato, con una programmazione fino a 8 esami giornalieri.
Le criticità delle liste di attesa
Le liste di attesa del SSN sono un problema che affligge da anni il sistema sanitario italiano. Le cause sono molteplici, tra cui la carenza di personale, l’aumento della domanda di prestazioni e la cronica inefficienza del sistema.
I controlli dei carabinieri del Nas hanno messo in luce alcune delle criticità che affliggono le liste di attesa. In particolare, le ispezioni hanno evidenziato casi di:
- Mancata trasparenza e trasparenza delle liste di attesa;
- Abusi da parte del personale sanitario;
- Utilizzo distorto delle risorse pubbliche.
I risultati dei controlli sono un segnale importante per il sistema sanitario italiano. È necessario intervenire per migliorare la trasparenza e la trasparenza delle liste di attesa, contrastare gli abusi da parte del personale sanitario e utilizzare in modo efficiente le risorse pubbliche.
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