Maenza: 1° Premio letterario promosso da Cammino odv-Ulisse.Net/Assipromos e Assipromos Culturarte. Dall’Intervista all’autore Federico Galterio

Le3cgiocattoli pubblicità

Il 1° Premio letterario promosso da Cammino odv-Ulisse.Net/Assipromos e Assipromos Culturarte, con la partecipazione diretta del Comune e della Biblioteca di Maenza, con il patrocinio della Compagnia dei Lepini nonché la collaborazione di Atile, ha riscosso un successone con un salone gremitissimo di ospiti e premiati di tutte le età.

Si è svolto Sabato 23 agosto, nello stupendo Castello Baronale di Maenza, la cerimonia di premiazione della 1 Edizione del Premio letterario Nazionale biennale- anno 2025 dal titolo “Le nostre Radici-I canti della nostra terra” con intermezzi musicali che hanno arricchito e colorito la serata musicale di alto spessore “I Tenori Pontini” (Antonio de Asmundis e Cristian Pietrosanti) accompagnati al pianoforte da Nicola Franco.

Precisamente il Premio Letterario, ideato da sodalizi culturali, era suddiviso in due sezioni (Narrativa e Poesia) e due sottosezioni (in lingua italiana e in dialetto). Per questo evento culturale i partecipanti al bando di più fasce di età, nonché il centro lepino di Maenza, possono vantare già un primato di partecipazione e coinvolgimento di protagonisti alla 1 Edizione. E’, come è stato messo in evidenza dai relatori dell’Evento (da Paola Cacciotti, scrittrice e delegata alla cultura del Comune di Maenza; Gabriella Nardacci, scrittrice; Raniero Pasquali, appassionato di cultura dialettale; Antonella Perazzetta, operatrice culturale e laureata in scienze dell’educazione; da Antonio Scarsella, operatore culturale e scrittore e non per ultimo da Quirino Briganti, Presidente della Compagnia dei Lepini, un evento che mira a celebrare parole, emozioni e tradizioni che sappiano cantare, raccontare la terra lepina in forme espressive idonee a comunicare emozioni ed a narrare storie con ambientazioni e personaggi che hanno lasciato tracce di vita quotidiana locale utili per ricostruire il passato non molto lontano e che assolutamente rientrano all’interno della Letteratura laziale, alle “radici” degli abitanti e alla valorizzazione della ricchezza culturale nonché della diversità del territorio lepino.

E’ su questo filone che si inserisce il componimento di Federico Galterio, che la Giuria del premio ha messo in evidenza con una valutazione del caso in questi termini: “Per aver saputo fondere la descrizione del paesaggio, delle usanze e dei detti paesani con quotidianità dei mestieri e dei ruoli sociali degli anni ‘50” nell’opera sezione narrativa nel dialetto di Roccasecca dei Volsci dal titolo “Maiéstra tra ggènde dó móndagna, agni ‘50” a cui è stato assegnato il 2° posto sul podio.

A chiusura, il Galterio dedica il premio al Paese di Roccasecca dei Volsci che gli ha dato i natali.

Pubblicità Le3c.it