Si infittisce il mistero intorno al ritrovamento di strani dischi bianchi sulla spiaggia. Se da prima il ritrovamento sembrava solo un caso localizzato, nelle ultime ore grazie ai social network e ai cari gruppi ambientalisti, si sta scoprendo un vero caso di inquinamento ambientale
che coinvolge al momento la zona costiera di Lazio e Campania.
Varie segnalazioni infatti di dischi bianchi forati, per alcuni parte di cialde delle macchinette del caffè per altri pezzi di filtri utilizzati da elettrodomestici e via via declinando su altri utilizzi, sono stati segnalati nel golfo di Gaeta anche nelle zone dell’area protetta di Gianola trasportati dal mare e spiaggiati a seguito delle ultime mareggiate, ma casi sono stati segnalati a Positano, Lavinio Ischia e Napoli.
Il caso è stato già segnalato all’ ARPA di Lazio e Campania mentre sempre tramite i social le associazioni invitano a non toccare direttamente con le mani i dischi di plastica e a segnalare la presenza degli stessi.
Fatto sta che la presenza sulle coste è veramente massiccia e molto diffusa a livello di tratta interessata. Si attendono indagini sulla situazione ma il nostro mare forse sta portando alla luce e restituendo all’ uomo una grande quantità di rifiuti forse smaltiti non in maniera consona.
Per quanto riguarda il Golfo di Gaeta, la sezione del sud Pontino di Legambiante attraverso i suoi rappresentanti ha richiesto l’intervento della Capitaneria di Porto di Gaeta per sollecitare l’intervento in ottemperanza alla legge n° 68 sugli ecoreati.

Sono uno dei titolari dell’emittente e sono anche conduttore di vari programmi.
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