Anche quest’anno, come del resto era prevedibile, la città di Minturno non è stata insignita della bandiera blu.Quindi, nonostante i tanti proclami fatti dall’attuale amministrazione al riguardo, possiamo tranquillamente affermare che questo è stato un obiettivo prefissato, enfatizzato a dismisura e in concreto non raggiunto nell’arco dell’intera consiliatura, dato che la stessa è in scadenza.La sezione minturnese di Fratelli d’Italia chiede, perciò, di rendere pubblica la relazione che la Fee invierà al nostro comune (che dovrebbe essere stata redatta anche l’anno scorso ma che non è stata mai pubblicizzata) in modo da rendere noti a tutti i punti che non sono stati ritenuti sufficientemente all’altezza per la concessione del vessillo, onde evitare che l’attuale maggioranza vada nelle solite amnesie comunicative.La cosa più sconcertante è che basta visitare il sito della Bandiera Blu per intuire che sembrano non essere stati eseguiti i più basilari perfezionamenti al nostro splendido litorale in modo tale da non rendere inutile la presentazione della domanda di partecipazione.Infatti, nella sezione “criteri” del sito, è chiaramente indicato che una spiaggia per poter ottenere il vessillo deve obbligatoriamente possedere tutti i requisiti classificati come “imperativi” e, inoltre, dovrebbe possedere anche il maggior numero possibile di quelli classificati come “guida”.Della prima categoria vi elenchiamo quelli su cui secondo noi l’amministrazione doveva e poteva tranquillamente intervenire se, realmente, credeva nel traguardo: le informazioni sulla qualità delle acque di balneazione devono essere affisse; la mappa della spiaggia, con indicazione dei servizi, deve essere affissa; il codice di condotta relativo alla normativa vigente sull’uso della spiaggia e delle aree circostanti deve essere affisso; sulla spiaggia deve essere presente un adeguato numero di servizi igienici o spogliatoi.Senza considerare che, oltre questi, poco è stato fatto anche in merito all’altra categoria di requisiti, ossia quelli classificati come “guida”, i quali, pur non essendo obbligatori, sono comunque utili per ottenere punteggio e, inoltre, caldamente consigliati dall’Organizzazione.Precisa è la posizione sull’argomento dell’avvocato Pino D’Amici, candidato sindaco di Fratelli d’Italia, il quale crede che per rilanciare l’immagine turistica bisognerebbe prefissarsi obiettivi meno ambiziosi e soprattutto realisticamente raggiungibili. Uno di questi potrebbe essere la bandiera verde, un riconoscimento che premia le migliori spiagge italiane per famiglie con prole da 0 a 18 anni e la cui classifica è stilata dai pediatri. Crediamo però che una eventuale candidatura a qualsiasi riconoscimento richieda che le operazioni vengano svolte in maniera opposta a come è stato fatto dall’attuale amministrazione, ossia prima si devono compiere tutte le azioni necessarie e poi si può partecipare, e non tentare ogni anno consapevoli già in partenza di non avervi adempiuto. Per questi motivi, fratelli d’Italia auspica che sul tema si apra finalmente un dibattito pubblico e trasparente senza alcuna forma di demagogia.

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