Minturno: La Lega contesta la riqualificazione di Monte D’Oro, Promesse Elettorali Inattuate da Parte dell’Amministrazione.

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La Lega, partito di opposizione, ha emesso un comunicato esprimendo forti critiche verso l’amministrazione comunale di Minturno, guidata dal Sindaco Stefanelli, per il mancato rispetto delle promesse elettorali relative alla riqualificazione dell’area di Monte D’Oro. Secondo il partito, le iniziative promesse sono rimaste solo sulla carta senza trasformarsi in azioni concrete.

Promesse Elettorali Inadempiute

L’amministrazione Stefanelli aveva annunciato ambiziosi progetti per Monte D’Oro, inclusa la messa in sicurezza di via Monte d’Oro, la creazione di nuove infrastrutture di pubblica illuminazione e marciapiedi, e lo sviluppo di un osservatorio astronomico e stazione meteo web. Tuttavia, dopo otto anni, tali iniziative non hanno visto la luce, lasciando l’area senza i miglioramenti promessi.

Reazioni e Consequenze

“È quanto si può riscontrare per la riqualificazione dell’area di Monte D’oro, per la quale l’amministrazione prevedeva la definizione di un proprio Piano di Valorizzazione, mai attuato né discusso in alcuna sede,” si legge nel comunicato della Lega. Il partito critica l’attuale amministrazione per il suo approccio che considera superficiale e incapace di tradurre in realtà le proposte del suo programma elettorale.

Implicazioni Finanziarie per i Cittadini

La mancata realizzazione ha anche implicazioni economiche significative per i cittadini di Minturno. La Lega ha sollevato preoccupazioni riguardo a un costoso accordo transattivo con la ditta Del Prete, che inciderà sulle tariffe della TARI fino al 2027, evidenziando una gestione finanziaria problematica che grava sui residenti.

Chiamata alle Responsabilità

Con le elezioni imminenti, la Lega sollecita l’amministrazione Stefanelli a prendere responsabilità concrete per le promesse mancate e a concentrarsi su azioni che possano veramente beneficiare il territorio e i suoi abitanti. “Ormai, a distanza di 8 anni dal proprio insediamento, la vittimistica condanna del passato amministrativo di questa città, che molte opere pubbliche e strutture pubbliche, come la RSA, ha lasciato al nostro paese, non costituisce più una giustificazione,” conclude il comunicato.

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