Polizia di Stato: un uomo è stato sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese e del divieto di dimora nel comune di Frosinone.

Il Mondo Le3c

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Nella mattinata dello scorso 09 giugno, personale della Polizia di Stato sottoponeva un uomo residente nel capoluogo alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese, del divieto di dimora nel comune di Frosinone.
In particolare, nelle settimane precedenti era giunta agli operatori della Squadra Mobile una segnalazione da parte di personale della locale ASL relativa a maltrattamenti, violenze e minacce perpetrate da un ventenne, con problemi di tossicodipendenza, nei confronti sia dei genitori, sia del fratello quindicenne conviventi, che per paura erano costretti a dormire con le porte delle loro camere chiuse a chiave.
Dagli accertamenti esperiti dai poliziotti venivano accertati plurimi episodi di aggressioni fisiche da parte dell’indagato, il quale, poco incline ad accettare i consigli dei suoi genitori, non esitava a minacciarli e ad aggredirli.
In una delle ultime aggressioni la madre era stata afferrata per il collo dal figlio che le faceva sbattere la testa al muro e la schiaffeggiava ripetutamente. 
A seguito di tale evento la donna si recava presso il locale pronto soccorso per le opportune cure.
I due genitori, esasperati dalle continue angherie da parte del figlio, chiedevano aiuto al personale medico dell’Ospedale Spaziani che prontamente ne dava comunicazione alla Squadra Mobile.
Al termine degli accertamenti di rito, l’indagato, su disposizione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Frosinone, veniva sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese e del divieto di dimora nel comune di Frosinone.

È obbligo rilevare che l’indagato, è, allo stato, solamente indiziato di delitto e la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente, e solo dopo la emissione di una sentenza passata in giudizio, lo stesso sarà, eventualmente, riconosciuto colpevole, in maniera definitiva, del reato ascrittogli. Il tutto in ossequio al principio costituzionale di presunzione di innocenza.


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