Si salvi chi o.s.i.: è questa l’esortazione indirizzata a tutti i cittadini presenti presso la sala sant’Eugenio della parrocchia SS. Assunta di Santa Maria a Vico. L’evento, nato per tenere desta l’attenzione sulla Terra dei Fuochi, ha visto come protagoniste le colline, i viottoli delle nostre città industrializzate quanto seviziate: lo ha fatto con un metodo “alternativo”. Ai consueti convegni teorici è stata affiancata l’idea di una multi proiezione cinematografica: l’arte questa volta non ha distolto la realtà. Al contrario, palesata, è stata in grado di rendere dei veri e propri documentari, occhi devastanti e travolgenti. L’incontro, moderato da Elvira D’Agostino, è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra il gruppo Caritas – giustizia, pace e tutela del Creato – e l’associazione Stop biocidio Caserta. ‘Si salvi chi o.s.i.’ è la rabbia di giovani al quale è stato sottratto uno dei diritti vitali tutelati dalla Costituzione, la salute; ‘Si salvi chi o.s.i’ è la rabbia che si è trasformata in passione, in voglia di vivere e curare la Terra natia tramite la sana informazione di giovani che hanno utilizzato il loro tempo e le competenze personali a servizio della popolazione e, senza retorica, hanno portato la problematica campana in giro per l’Italia. Due i film proiettati: ‘Svanire’ e ‘In mezzo a tutto questo’. I prodotti cinematografici, diversi tra loro, hanno saputo entrambi restituire veridicità alla “terra di nessuno”; nullo, o quasi, infatti, l’interesse dei cittadini e delle istituzioni le quali hanno ignorato l’incontro, non percependone probabilmente l’intensità. Gradita particolarmente l’iniziativa invece dai numerosi studenti di Santa Maria a Vico e Maddaloni, i quali hanno partecipato attivamente alla visione dei film ed al successivo dibattito. Il primo cortometraggio proiettato, “Svanire”’ di Angelo Cretella , ha esaminato la storia di un popolo che rischia davvero di sparire: dall’emigrazione forzata, alle sparizioni fisiche di tanti morti di camorra o avvelenati da una terra insana. La storia drammatica di Michele è una storia senza l’happy end ma con una porta aperta alla speranza. L’altro lavoro cinematografico, “In mezzo a tutto questo” è un documentario girato da tre amici video-maker: iniziative, lotte, ansie ma anche momenti di condivisione e d’unione raccontati e vissuti tra la provincia di Napoli e Caserta. Ospite della serata uno dei produttori del film: Ermenegildo Rivezzi. L’incontro si è configurato come un momento d’informazione e condivisione grazie al supporto del comitato ‘Stop Biocidio Caserta’. Il presidente Lucio Merola ed alcuni attivisti, hanno condiviso con gli studenti presenti in sala emozioni, nozioni ed esperienze utili a chiunque vorrà contribuire alla tutela del Creato e della vita stessa.
Scopri di più da "Il Golfo a portata di click - Telegolfo RTG Notizie Online"
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.