Scuola: Entro il 2026 ben 627 scuole accorpate senza più preside e Dsga, il progetto del Governo stoppato dai tribunali? Pacifico (Anief-Udir): disegno restrittivo che contrasta con il Pnrr e le sentenze

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Sta facendo discutere l’Ordinanza del Tar della Campania sulla sospensione del decreto sul dimensionamento scolastico, il DM 127/2023, che dispone la chiusura di diversi istituti sotto i 900 alunni di diverse Regioni, soprattutto del Sud: ci si interroga, in particolare, sulla fattibilità del progetto di cancellazione di 627 dirigenti scolastici e Dsga in tutta Italia, tra settembre 2024 e settembre 2026, con altrettanti di istituti coinvolti che si vedranno privare del loro preside, del direttore dei servizi generali e amministrativi, oltre che di tutti gli impiegati di segreteria.

Stamane, anche ‘Il Sole 24 Ore’, ha post seri dubbi sui ricorsi pendenti, oltre che al Tar della Campania, che ha “girato” la palla alla Consulta, anche in Toscana, Emilia-Romagna e Puglia, ricordando pure la mozione dell’assemblea regionale siciliana sempre contro il dimensionamento.

Anche il sindacato si è posizionato da tempo contro la riduzione delle sedi scolastiche autonome, perché per fare cassa e ridurre la spesa pubblica ai danni della scuola, si andrebbe a decurtare, indirettamente, l’offerta formativa costringendo almeno 50 mila alunni e studenti a vedersi accorpati ad altri istituti: a centinaia diventerebbero infatti delle maxi-scuole, senza avere più il proprio dirigente scolastico e la propria segreteria didattica e amministrativa.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e Udir ricorda che il suo sindacato “ha denunciato l’illegittimità dell’ennesimo dimensionamento scolastico da quando, quasi dodici mesi fa, è stata proposta e poi approvata la Legge di bilancio 2023: è una politica restrittiva che si pone, infatti, anche in contrasto anche con il PNRR che prevede il superamento del rapporto alunni-Ata-docenti negli organici delle scuole e guarda con maggiore attenzione alle peculiarità e difficoltà del territorio circostante dove è collocata ogni singola scuola. Sempre Anief e Udir hanno ricordato anche la pronuncia della stessa Consulta che nel 2009 emise una sentenza, la 200 proprio sulla illegittimità del dimensionamento disposto dalla legge 133/2008. Fa pensare – conclude Pacifico – che dopo quasi tre lustri ci si debba ritrovare a fare gli stessi discorsi, piuttosto che ridurre il numero di alunni per classe a seguito della denatalità sempre più spiccata”:

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