CRONACA: Si è svolta nel pomeriggio di oggi (24 gennaio n.d.r.) la conferenza stampa di Aldo Forte ed Antonio Di Rocco, all’indomani delle prime sentenze dell’inchiesta denominata “Sistema Formia” che ha visto venir meno il capo di imputazione più grave, cioè l’associazione a delinquere, mantenedo il resto dell’impianto accusatorio per 13 imputati che sono stati rinviati a giudizio.
Aldo Forte, nel corso della conferenza stampa ha precisato che con le sentenze di ieri, si è chiarito che non esisteva un sistema associativo, inizialmente denominato “Sistema Forte” dal nome dell’allora Sindaco di Formia Michele Forte e poi “Sistema Formia”; l’inchiesta ha visto cadere l’impianto accusatorio relativo all’associazione a delinquere, sottolineando, tuttavia, che il padre non è riuscito a vedere l’esito di questa prima parte del procedimento penale.
Antonio Di Rocco, visibilmente emozionato, ha precisato che, ritendendo di essere assolutamente estraneo alle accuse promosse dalla Procura della Repubblica, ha voluto mettersi a disposizione degli inquirenti per chiarire la propria posizione, e l’essere uscito dall’inchiesta, con l’assoluzione per “non luogo a procedere” è un motivo di rilancio per la sua immagine e per il suo impegno politico che continuerà, fuori dall’UDC, in una nuova forza centrista, che farà capo al Presidente Casini, come già annunciato in occasione del Referendum Costituzionale.
Il processo di quello che è stato ribattezzato “Sistema Formia”, dopo la sentenza di ieri, che ha ridimensionato le accuse, come hanno commentato i legali dei tredici rinviati a giudizio, continuerà per gli altri imputati, con la prossima udienza fissata per il 25 ottobre 2017 innanzi al Primo Collegio Penale del Tribunale di Latina.
di Enrico Duratorre

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