
Il candidato sindaco per le elezioni amministrative del prossimo anno a Gaeta Antonio Salone e l’ideatore del suo progetto politico Luigi Zazzaro chiedono le dimissioni del presidente del Consiglio comunale di Gaeta Pina Rosato e invocano l’intervento della magistratura e della GdF su altri concorsi aperti in città.GAETA, 24 MAGGIO 2021 – “Era il 23 novembre del 2020 – esordiscono Salone e Zazzaro – ed erano passati solo pochi giorni dal 9 novembre precedente quando la Asl di Latina rese nota la graduatoria per i classificati a prendere 23 assunzioni a seguito di un concorso. Una vergogna sulla quale già allora ci avevamo visto lungo alla luce delle risultanze abominevoli che oggi stanno emergendo dalle carte dell’indagine della Guardia di Finanza. Fummo forse i primi a segnalare questa vergogna, un primato che non ci rende certo felici. E la nostra attenzione non potemmo che concentrarla sulle figure politiche e in particolar modo sul presidente del Consiglio comunale di Minturno Giuseppe Tomao ma soprattutto su Matteo di Domenico, figlio della presidente del Consiglio comunale di Gaeta Pina Rosato, entrambi coinvolti nell’inchiesta perché beneficiari delle risposte alle domande del concorso che secondo le intercettazioni e le ipotesi accusatorie il presidente di Commissione Rainone gli ha passato e per questo è stato arrestato.Appare a questo punto scontato – proseguono i due ex assessori – chiedere le immediate dimissioni del Presidente del Consiglio comunale di Gaeta Pina Rosato almeno fino a quando la posizione del figlio non sarà chiarita, in nome sia della vergognosa vicenda che riguarda il figlio, ma soprattutto nel rispetto dell’onore e dell’integrità che richiede il ruolo che riveste e soprattutto in ragione del fatto che la stessa Rosato è una dipendente della Asl. Si dimetta e chieda scusa. Non abbiamo nessuna intenzione di prenderci meriti per questa vergogna, ovviamente, e avremmo preferito sbagliarci, tuttavia, va precisato che il sistema è una prassi consolidata e nessuno dovrebbe meravigliarsi ma piuttosto smetterla di far finta di nulla. Dalle carte emerge infatti un sistema “consolidato” e reiterato di “favori” e la presenza ingombrante della politica. In questo caso la magistratura e le forze dell’ordine hanno fatto un eccellente lavoro e gli va detto grazie. Ma a Gaeta inquietanti analogie le abbiamo già vedute e potrebbero tranquillamente verificarsi. Basta ricordare ad esempio quel concorso farsa per l’assunzione di vigili urbani al Comune, andato in scena nel 2014 e sul quale cercò di fare chiarezza la Guardia di Finanza interrogando anche il dirigente che se ne occupò, il fedelissimo del sindaco Mitrano, Antonio Buttaro. In quel concorso – continuano i due – si legge dalle cronache dell’epoca “I primi quattro, con 60 risposte esatte su 60 quiz, sono la cognata del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, il braccio destro dell’ex vicesindaco, il figlio di un vigile già in organico al locale comando e un esponente del movimento giovanile di Forza Italia”. Quel concorso, come quello che ha portato all’arresto di due persone dell’Asl e che vede coinvolta la presidente del Consiglio comunale di Gaeta, fu annullato. Eppure l’attività di indagine della Guardia di Finanza ha avuto esiti diversi tra le attività investigative svolte in questa circostanza a Latina e l’attività svolta nel 2014 sul concorso dei vigili a Gaeta. Viene da chiedersi come mai ci sia tanta differenza, pur partendo da presupposti molto simili.Vale la pena sottolineare come, analogamente al passato, abbiamo nel frattempo posto l’attenzione anche su un altro concorso, quello in corso nuovamente al Comune di Gaeta e nuovamente per l’assunzione di vigili urbani. Nelle scorse settimane abbiamo segnalato la presenza di numerosissimi parenti e amici di vigili, dirigenti comunali, politici, oltre che svariati dipendenti proprio della Blu Gaeta, all’interno della lista – già piuttosto misera (in molti dicono per scarsissima pubblicità) – degli aventi diritto a partecipare al concorso. Famiglie nelle quali ci sono addirittura quattro persone nel corpo dei vigili o aspiranti tali, relazioni sentimentali e familiari tra concorsisti e membri della commissione giudicatrice. Ora, i medesimi personaggi, sono praticamente tutti dentro alla graduatoria finale. Sarà solo un caso?”.
Ecco il link del post del novembre scorsohttps://www.facebook.com/114483063665158/posts/173089731137824/?d=n
23 Novembre 2020. LA ASL DI LATINA E IL MONDO DEL POSSIBILE: PD, ISTITUZIONI E POSTO FISSO, QUANTE ANALOGIE TRA GAETA E MINTURNO. Quando dicono che l’Italia è il Paese più bello del mondo, immagino si riferiscano al fatto che l’Italia è forse il luogo migliore dove vedere l’impossibile, o l’improbabile, magicamente trasformarsi in realtà. Prendete ad esempio Gaeta, per restare tra di noi, dove persone che hanno visioni del mondo completamente opposte decidono – per il bene comune (non ho ancora capito se comune vuol dire il bene in comune tra loro o anche quello del Comune di Gaeta, ovvero di tutti noi) – di trovare un punto di incontro e amministrare la politica e le istituzioni assieme superando certi steccati. Ecco, ora prendete, sempre ad esempio, Pina Rosato e Cosimino Mitrano, Pd e Forza Italia, le vecchie care destra e sinistra, diverse, ma il corpo è sempre lo stesso. Dopotutto è così che siamo fatti, abbiamo due mani, destra e sinistra, ma siamo sempre noi a muoverle per ciò che ci piace, ciò che vogliamo. Come dite? Volete un altro esempio della straordinarietà dell’Italia? Va bene, cercherò di essere più chiaro e trattare sempre esempi a noi conosciuti, giusto per capirci. Avete presente il desiderio di tutti noi di vedere un figlio realizzato seppur in un momento così difficile per la ricerca di lavoro in Italia, e semmai vederlo ottenere un bel posto nella pubblica amministrazione, magari non troppo lontano da casa e se possibile ricalcando le medesime orme di un padre o di una madre? Dite che è impossibile? Allora non avete capito?! Vi dico che l’Italia è il Paese delle possibilità! Ok allora facciamo così se non ci credete prendete sempre Pina Rosato, presidente del Consiglio comunale di Gaeta in quota Pd, funzionario della Asl di Latina, oppure prendete Giuseppe Tomao, presidente del Consiglio comunale di Minturno, anch’egli in quota Pd e anch’egli, come la Rosato, appartenente alla corrente cosiddetta moscardelliana legata all’omonimo senatore pontino, Claudio Moscardell: quante similitudini, ma non finisce qui. Infatti entrambi hanno realizzato il sogno che a voi sembra impossibile, l’una, la Rosato, vedere un proprio figlio finalmente sistemato con un bel lavoro proprio nella Asl della Provincia di Latina, esattamente come lei, mentre l’altro, Tomao, si è piazzato direttamente lui stesso nella medesima graduatoria. La graduatoria è riportata nell’estratto della deliberazione numero 1266 del 9 novembre del 2020, dalla quale si attingono i 23 posti di collaboratore amministrativo professionale (categoria D) per le Asl di Latina, Viterbo e Frosinone. Matteo di Domenico, il figlio della Rosato, si è infatti piazzato sesto, Tomao terzo, ed entrambi sono chiaramente finiti nella graduatoria per la Provincia di Latina. Avete visto? Ve lo dicevo io, bisogna avere fiducia in questo Paese. E allora facciamo ai due i nostri migliori auguri di buon lavoro, come li rivolgiamo a tutti gli altri, affinchè possano onorare le istituzioni che ora rappresentano, trasformandole in posti migliori di come oggi le trovano, in particolare la Asl di Latina che è chiamata ad offrire un servizio così importante come la sanità pubblica. Eppure in questi anni smantellata, spolpata dall’interno, oggetto di parentopoli varie e altre indagini della magistratura, liste di attesa infinite e continue elargizioni e convenzioni coi privati, che hanno finito per devastarla a punto tale da essere più volte commissariata e infine depotenziata a tal punto da essere totalmente inefficace nei momenti di emergenza come quello che stiamo vivendo. Quindi Forza Asl e Forza Ital …. vabbè meglio dire Italia forza!
Comunicato Stampa

Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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