Cari concittadini,
ciò che ci accingiamo a raccontarvi ha del clamoroso.
L’amministrazione in carica, appena insediatasi, dopo aver aumentato le
proprie indennità di carica,
ha avviato il famigerato iter per il riconoscimento dello stato di
predissesto finanziario, il quale, non solo, non è stato mai riconosciuto dagli Organi competenti ma ha consentito di aumentare la tassazione ai massimi livelli. Ebbene, i soldi delle nostre tasse sono serviti anche a pagare reiteratamente il Dott. V.G. dirigente del Comune di Frosinone, per fornire ai nostri amministratori diverse consulenze proprio sul piano di riequilibrio
finanziario e impartire lezioni su tematiche riguardanti contabilità e
personale.
Avete capito bene, la stessa giunta comunale che non perde occasione per
vantarsi della propria bravura, in un momento di difficoltà economica,
nonostante le conclamate abilità in materia, destinava soldi pubblici ad
un soggetto esterno per farsi impartire delle lezioni.
Ma non è il solo punto che, dopo aver letto attentamente le varie
determinazioni riguardanti il caso in questione, non ci fa quadrare i
conti attorno a questa vicenda.
Innanzitutto, a destare scalpore, è il compenso alquanto esorbitante
richiesto dal Dirigente.
Di fatto, dagli atti, emerge che il comune, per ogni singolo giorno di
lezione, abbia elargito oltre 700€ (650€ solo di onorario), compreso il
rimborso spese di viaggio da Frosinone a Minturno andata e ritorno, il
tutto anche in pieno lockdown.
In ragione dei principi di efficacia, efficienza ed economicità, ai
quali le pubbliche amministrazioni devono attenersi, era opportuno destinare tutti questi soldi pubblici per questo fine? Inoltre perché è
stato scelto questo soggetto? Vi è stata un’indagine di mercato? Era
il docente più conveniente?
Ma vi è di più!
Dalle determine non solo non risulta la lezione effettuata, ma non
risulta nemmeno una lista dei soggetti che hanno preso parte alla
stessa, insomma delle vere e proprie lezioni “fantasma” o forse rivolte
a dei “fantasmi”.
Sul punto va citato l’art 53 comma 7 del d.lgs. 165 del 2001, per cui “i
dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non
siano stati conferiti o previamente autorizzati dall’amministrazione di
appartenenza”.
E allora perché nelle varie Determine non vi è traccia
dell’autorizzazione rilasciata dal comune di Frosinone al dirigente in
questione?
Obbligatorietà tra l’altro ribadita dalla Sentenza n.189/2020 della
prima sezione giurisdizionale centrale di appello della Corte dei Conti
e rimarcata in un articolo comparso sulla rivista Italia Oggi a firma
proprio a firma dello stesso Dirigente del Comune di Frosinone.
Tutti interrogativi ai quali Minturno Libera spera di ricevere in breve
tempo risposte concrete, onde evitare di interessare le autorità
competenti per possibile danno erariale e truffa. Basta scherzare con i
soldi e i sacrifici dei cittadini minturnesi.



Comunicato Stampa

Operatore dell’informazione. Attivista culturale impegnato a scoprire, analizzare, descrivere e diffondere avvenimenti di vita locale quotidiana
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