Seicento etichette e la partecipazione di oltre ottanta tra aziende, strade del vino, consorzi e associazioni per quarantadue eventi divisi tra convegni, percorsi enogastronomici, degustazioni guidate, laboratori del gusto, cucina d’autore, presentazione di libri, mostre d’arte varia e tanta musica. Il tutto per un’unica grande kermesse capace di portare in due giorni a Prossedi oltre quarantamila persone. Sono questi i numeri della quinta edizione de “I Vicoli del Vino”, la manifestazione promossa dalle associazioni “Amo l’Italia” ed “Agro-alimentare in Rosa”, curata da Tiziana Briguglio, che quest’anno ha visto la collaborazione dell’Enoteca Italiana di Siena, di Unicredit e del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop. Dunque una incredibile non stop che ha fatto di questo piccolo borgo risalente all’VIII secolo d.C. una vetrina privilegiata per le eccellenze agro-alimentari del “made in Italy”, in cui è stato possibile non solo riappropriarsi del sapore vero e autentico di tutti quei cibi che fondano le loro radici nel lavoro artigiano, ma anche imparare a bere e mangiare in maniera consapevole. Protagoniste de “I Vicoli del Vino” eccellenze come il Brunello di Montalcino, rappresentato dalla Fondazione Banfi, e la mozzarella di bufala campana Dop forte di un consorzio di tutela (tra i cinque più importanti in Italia) a difendere la sinergia, la legalità e la trasparenza di 1800 allevamenti e 115 imprese di trasformazione, comprese tra il basso Lazio e la Campania, per un fatturato medio annuo di oltre cinquecento milioni di euro. Cifre importanti che insieme con quelle raggiunte dal vino possono rappresentare una delle eccezioni giuste di fronte alla crisi totale che ancora non vuole smettere di attanagliarci a patto però che – ha tenuto a rilevare il direttore del Consorzio di tutela, Antonio Lucisano, durante il convegno inaugurale “Export del cibo, agro-pirateria e tutela del “made in Italy” – la politica si adoperi per la concentrazione e non la frammentazione delle certificazioni così da rafforzare e rendere meno permeabile alle frodi e alle contraffazioni il patrimonio alimentare nazionale. Export, qualità, sostenibilità, diversità ed unione al centro anche di un interessante seminario sull’internazionalizzazione tenuto la domenica da UniCredit in cui ad essere evidenziata da Sergio Miele di Global Transaction Banking Roma e Guido Miglietta della Direzione Commerciale di Latina, è stata proprio la necessità per le imprese di mettersi insieme per acquisire quella massa critica necessaria ad affrontare con successo i progetti di espansione internazionale. Consorziarsi – ha suggerito l’euro-parlamentare Guido Milana, presente all’incontro, per affrontare con maggior decisione il cambiamento in atto nello scenario competitivo e realizzare in maniera sempre più incisiva strategie di condivisione delle politiche di marketing indispensabili per affermarsi nei mercati. Quindi una manifestazione a tutto tondo, quella de I Vicoli del Vino, dove oltre al classico giro tra la poesia dei vicoli di Prossedi apparecchiati a festa dalla sua gente, si sono potute approfondire le conoscenze sui diversi elementi della catena alimentare e affrontare temi di grande interesse per spingere le imprese a fare sistema ed evitare così di veder esaurito l’inestimabile giacimento enogastronomico che tutto il mondo c’invidia.
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